Il cavallo è intelligente? Risponde Maria Franchini
IL CAVALLO e` intelligente? Bella domanda, un po` riduttiva e troppo semplice nella formulazione magari, da sottoporre agli "esperti" o agli utenti di qualche blog, con risultati quasi certamente non esaltanti.
Affronta il tema, con nessuna pretesa di essere definitivo, ma certamente piu` che esauriente, un volume da poco apparso in libreria (Maria Franchini, L`intelligenza dei cavalli, Equitare, 2012, pagg. 248, 19,00 euro).
L`Autrice e` nata a Napoli, ma da anni vive, lavora e ricerca in Francia, dove in poco piu` di 15 anni ha pubblicato una decina di opere sul cavallo che trattano la psicologia, l`ecologia, la neurologia, la storia, l`etologia degli equini: risultato dell`appassionata ricerca di una vita. Tra l`altro la Franchini ha tradotto in francese alcune opere dell`etologa britannica Marthe Kiley-Worthington, con cui ha collaborato alla redazione di una ricerca sul benessere equino.
"Perche` il cavallo e` un mondo" - come giustamente si dichiara nel testo - che vuole uscire dalla marea di scritti che magnificano il nostro quadrupede senza comprenderlo, seppellendolo sotto una valanga di pregiudizi e di false opinioni.
Il volume, denso e complesso ma leggibile, si struttura su una decina di capitoli che, a partire dalla esperienza personale e da un`ampia letteratura scientifica (e non solo), vogliono fornire elementi per costruire "una indagine sulla vita mentale ed emozionale" del cavallo, secondo quanto recita il sottotitolo, passando dai sensi all`alimentazione, dalla cura alle modalita` di conoscenza, dalla comunicazione al linguaggio, dalle emozioni alla socialita`.
"Vedremo che la scienza e` solo uno dei tanti strumenti di conoscenza. La vita non si puo` spiegare come un teorema, poiche` le eccezioni alle regole sono troppo numerose. Sono necessari altri approcci, ciascuno dei quali ha pregi e difetti. Solo predendo il meglio da ciascuno di essi potremo capire cosa significhi essere un cavallo".
In definitiva questa e` la sintesi di un metodo, di un modo di ripensare il rapporto con un animale cosi` sociale e a sedimentare nuove possibilita` di approccio e di contatto con lui.