I cavalli di Max, tra Livorno e il corto muso sventola l'amaranto
LIVORNO. Se dal Porto di Livorno proseguite verso sud, lungo i marciapiedi assolati di Viale Italia, superata la suggestiva terrazza Mascagni e la storica Accademia navale troverete sul lato sinistro della strada, quello che guarda al Mar Tirreno, l'Ippodromo Federico Caprilli.
Se ne sta lì immobile da fine Ottocento, con la sua pista da corsa in erba, il tondino e le tribune, immerso tra i villini in stile liberty del quartiere Ardenza, da quel 1894, anno in cui fu realizzato sui terreni un tempo occupati dal parco di Villa Letizia. Qui si può respirare un pezzo di Livorno, un pezzo di Massimiliano Allegri.
E' proprio qui, all'ippodromo Caprilli, che l'allenatore toscano passava le sue giornate da bambino: “le mie memorie più felici erano di mio nonno che mi portava alle corse di cavalli a Livorno” ha scritto in un articolo per The Players Tribune. Una passione di cui non fa mistero, Allegri quando può anche nelle conferenze stampa prima o post partita parla di cavalli, dell'ippodromo, di Livorno. Del resto l'ex allenatore della Juventus ha una scuderia di purosangue, che vestono la giubba amaranto con stella bianca, i colori della città labronica.
Stanno galoppando forte i cavalli di Max, con gli effettivi divisi tra due allenatori, buona parte da Endo Botti, qualche soggetto in training da Stefano Botti. Estrosa, femmina baia di 4 anni da Sioux Nationi, tira il gruppo dei purosangue dell'Alma Racing, la formazione che sugli ippodromi è rappresentata da due cari amici di Max. Estrosa e' un nome conosciuto anche dai giornalisti che si occupano di calcio, Ivan Zazzaroni, Sandro Sabatini. Una fama che questa cavalla bella e generosa si e' conquistata vincendo quest' anno a Roma il Premio Signorino, listed race, e giungendo al terzo posto in una corsa di gruppo 3, una prova storica come il Premio Presidente della Repubblica, a confronto con i maschi, sfida mai semplice per una cavalla da corsa.
Domenica prossima la pupilla di Max Allegri punterà al tradizionale Premio Royal Mares, listed race che si disputa all'ippodromo di San Siro, dove la giubba amaranto con stella bianca sarà al via anche nella corsa più importante della giornata, le Oaks d'Italia, il derby rosa dove per Max Allegri calcherà il manto verde di San Siro una cavalla americana, Sun Never Sets, terza nel recente Mario Incisa Della Rocchetta sempre all'ippodromo di Milano.
Quest'annata ha visto sette volte i purosangue dell'Alma Racing trionfare. Le statistiche dicono che per i colori di Massimiliano Allegri hanno corso otto cavalli per un totale di 25 uscite dove assieme alle 7 affermazioni sono stati conquistati anche 6 piazzamenti.
Accanto a Estrosa si è distinto Mr Darcy, che dopo il secondo posto nel Premio Pisa si è confermato con la vittoria nello Sbarigia a Capannelle nel Derby Day. Vittoria netta, molto più di quel 'corto muso' che è diventato degli argomenti dell'allenatore livornese in occasione di alcune conferenze con la stampa che si occupa di calcio. Fly By Fly è un altro tre anni di valore che ha addosso l'amaranto, a due anni vincitore a San Rossore del Premio Goldoni, handicap principale, lo scorso aprile quarto nella corsa più sentita a Pisa, il Premio che porta il nome dell'antica repubblica marinara.
Cinque i fantini che hanno montato per l'Alma Racing in questa stagione, Dario Di Tocco, Mario Sanna e Alessio Satta, a cui si sono aggiunte le interpretazioni di fantini provenienti dall'estero in occasione delle grandi corse. Un top come Mickael Barzalona è venuto dalla Francia per montare a Roma Mr Darcy, portandolo alla vittoria. E anche Cristian Demuro, ormai prima lama del turf internazionale, è venuto a Capannelle per interpretare Estrosa.
Roma e' la pista dove i cavalli di Max Allegri sono più performanti, con un 41,67 per cento di percentuale vittoria. Segue Milano dove il range è intorno al 33 per cento. Ma nel cuore di questo livornese dalla passione grande per i cavalli c'è il sogno di un successo di un suo purosangue in una corsa importante sulla pista di casa, il Federico Caprilli.
La fermata del bus è Ardenza Mare, l'ippodromo e cento metri dopo i Bagni Fiume, le mitiche gabbionate estive con gli amici di pallone, che con la casa di Antignano, il camp estivo di calcio per i bambini e ragazzi, il caffè del lunedì con gli amici di un tempo al bar Ughi, nel quartiere di Coteto, costituiscono il mondo di Max nella sua Livorno. Dove sventola allo stadio Armando Picchi quella bandiera amaranto, quei colori che splendono sulla casacca di Estrosa e di Mr Darcy, i cavalli vincenti di Massimiliano Allegri, un livornese vero, di cuore e di passione, nell'animo generoso. Cresciuto tra il salmastro e un cavalli al tondino di quell'ippodromo che di notte accende le luci davanti al mare.