Gran Bretagna. Preoccupa la ludopatia con le "macchinette"
Gran Bretagna. Il gioco virtuale e i casinò on line hanno avuto un crescente aumento di consensi nel corso dell’ultimo decennio. Secondo alcuni studi effettuati dalle varie università londinesi, che hanno affrontato l’argomento spesso contradittorio, hanno riscontrato che in alcuni casi la realtà virtuale può aiutare a sconfiggere determinate patologie e limitare la folle corsa alla scommessa a tutti i costi. La proliferazione di tale evento ha ottenuto il suo apice nel 2007, quando quasi uno su cinque degli scommettitori abituali sulle corse dei cavalli, distribuiti negli 8.700 punti vendita della Gran Bretagna, hanno scommesso sul mondo virtuale.
Questa è l'orgogliosa rivendicazione di Inspired, il gruppo che ha lanciato il gioco hi tech, che detiene il 90% di tali eventi, ai quali gli inglesi devono la gran parte della forte crescita delle corse virtuali. L’ex amministratore delegato di Ladbrokes Chris Bell e David Harding, anch’egli uscito di scena dalla guida di William Hill, concordavano sul fatto che l’aumento di opportunità nel settore delle scommesse ha notevolmente contribuito alla riduzione della dipendenza da gioco dalla scommessa tradizionale. Nel 2001 un numero importante di scommettitori, si rivolgevano al calcio ed altri sport, ma l’ascesa verso le quote fisse dei giochi virtuali generati dai computer, ha indirizzato una buona parte di questi verso la FOBTs, (terminali a quota fissa) la cui prima comparsa in Uk risale proprio tredici anni fa.
Le corse virtuali si sono quindi dimostrate un successo, in un paese la cui cultura verso la scommessa ed il mondo equino non è ovviamente equiparabile ad altri Paesi. Una volta ridicolizzato il concetto che tutto ciò non avrebbe mai preso piede, la sua crescita ha colto tutti di sorpresa. Dal 2005 i bookmakers hanno potuto riscontrare il sensibile aumento dei tickets, che verso il primo decennio del 2000, rappresentavano il 17% totale delle scommesse. Ma anche in Inghilterra la morsa della crisi ha stretto le sue fauci in maniera più sensibile, tanto che negli ultimi sondaggi, la dipendenza dalle macchine da gioco sta creando una vera e propria malattia.
Il primo ministro David Cameron ha condiviso le preoccupazioni del leader dell’opposizione Ed Miliband su questo nuovo scenario, discutendo una mozione laburista per dare consigli al fine di limitare il numero delle macchinette nei negozi di scommesse. Cameron ha sottolineato: “Ci sono dei problemi nel settore dei giochi e delle scommesse e dobbiamo guardare a questo problema con molta attenzione, prima di effettuare modifiche radicali. Abbiamo un riesame in corso per cercare di chiarire tale situazione ma siamo fiduciosi nel risolvere al più presto questo passaggio.” Il capo dell’opposizione Miliband, ha detto che le comunità locali hanno problemi causati dalle macchine da gioco, e Cameron ha risposto: “Il Consiglio dei Ministri è in grado di affrontare il problema, e ci adopereremo con tutti i nostri poteri per risolvere il caso.”