Giovedì a San Rossore tra ostacoli e piano, tris-spettacolo a '1800'
PISA. Un bel convegno di corse quello che l'ippodromo del Prato degli Escoli manda in scena giovedì - inizio corse ore 14 -. Un palinsesto che è un eccellente mix tra gli ostacoli - con le prime prove per i saltatori del nuovo anno - e il piano dove, proprio come closing di giornata, spicca una splendida corsa tris, tipicamente pisana nella sua incertezza e nell'equilibrio delle chances che la perizia, l'attitudine a questi contesti, la forma di diversi protagonisti e, non da ultimo, quei fantini in sella che con le loro 'prodezze' stanno appassionandoci in questa stagione, confezionano in una tela 'affascinante'.
Precedenza all'hurdle and chase che ci regala preziosi motivi d'interesse, subito, in apertura, con la Prova d'Assaggio, la debuttanti in steeple per giovani cavalli di 4 anni. Qui c'è da vedere un cavallo che può essere importante, quel Feed Back (Josef Bartos in sella per Aichner-Vana jr) che prima in estate con una presentazione scintillante nella debuttanti poi ai primi di settembre, con il secondo posto nel Premio Ettore Tagliabue, prova di gruppo in siepi per i tre anni, aveva detto di essere un soggetto molto molto interessante. Si tratta di un figlio di uno stallone importante, quel Pounced che fu vincitore della Breeder's Cup e in razza è il sire di Full Drago (Jockey Club e Gran Premio di Milano, per intenderci) e della laureata del Nogara Aury Touch.
L'alternativa è sempre nel segno della qualità perché si tratta di Pan De Azucar (Gabriele Agus alle redini per il training di Raf Romano), terzo a Maia nel Gran Criterium D'Autunno e un cavallo dalla genealogia strepitosa, erede di quel Churchill che è un Galileo che è stato miglior due anni in Europa e doppio vincitore di Ghinee.
La condizionata in siepi, per i 5 anni ed oltre, offre l'occasione a gentlemen ed amazzoni e patentati Fise di confrontarsi con i jockey. Corsa numerosa e con lieve sfumatura di pronostico verso la grigia Theamoi, quarta nella Corsa Siepi di Treviso, ma un Machinos all'altezza dei trascorsi (Criterium di Primavera 2022) e con la monta della brava e giovanissima Lenka Neprasova potrebbe colpire. Da seguire con interesse la prima italiana di due importati di Paolo Favero, Sword Beach e Dirham Emirati. Fanno scuderia ed è difficile scegliere tra i due, anche se per il secondo intriga la paternità del francese Vadamos, che in corsa fu un eccellente miler capace di conquistare una corsa top come il Prix du Moulin e indubbiamente in razza si distingue come il più veloce e migliore sire figlio del tedesco Monsun.
Spazio alle corse in flat, adesso, la gara 2 del pomeriggio è una maiden per i tre anni sui 2000 metri dove il cavallo da battere è Interstellar, secondo di un'incollatura nel Premio Harry Bracci Torsi e che sarà montato da Dario Vargiu.
Apoteosi del convegno tra i pini di San Rossore uno spettacolare handicap sui 1800 metri con 13 alle gabbie di partenza. Estoril, che ha frequentazioni di livello e sarà montato da un Claudio Colombi ispiratissimo domenica, se ripete lo standard dell'ultima devono fare gli straordinari per batterlo. Ladridibiciclette qui è in categoria per fare l'arrivo, Conquering Eagle è perfetto per i 1800 e c'è Fabietto Branca a bordo, Wallaby questi chili ha dimostrato di saperli portare e nel finale di piazzare la zampata. Guyana è una pesantista sopraffina, buon steccato, Sara Del Fabbro in sella e la line romana su questo metraggio la fa ritenere performante in un 8.800.
La perizia dice a chiare lettere Drunk White Love che dopo aver portato le tonnellate in amatori qui in fantini scarica anche una decina di chili rispetto a qualche cavallo della corsa.
Sono un po' i misteri di queste scale centralizzate non prive di contraddizioni. Chi tra i faldoni conserva gli arrivi dell'autunno milanese prepari qualche euro da puntare su Nayleaf. C'è contro lo steccato largo, ma sui numeri di San Siro sui quali ha performato in novembre e visto l'adattamento formidabile dei cavalli del bravo Vitabile al tracciato pisano, Nayleaf è una mina vagante in un contesto apertissimo e spettacolare.
Le belle corse di Pisa, se volete, amici del galoppo.