Galoppo: il fantino sbaglia tattica
e nel St. Leger crolla il mito di Camelot
IL ST. LEGER inglese si corre dal 1776. E' la piu' antica corsa di galoppo del Regno Unito. Ed è la terza prova della Triplice Corona, che apre con le Duemila Ghinee di Newmarket, prosegue con il Derby di Epsom e chiude a Doncaster con l'esame-distanza, oltre il limite dei 2900 metri. L'edizione 2012 era l'appuntamento con la storia per Camelot, il figlio di Montjeu allenato da Aidan O'Brien che aveva passeggiato nelle Ghinee, si era confermato ad Epsom per poi allungare la suite vincente al Curragh.
Sabato prima delle cinque del pomeriggio, Camelot è uscito sconfitto dal St. Leger fallendo nell'obiettivo di essere il sedicesimo galoppatore a centrare la Triplice Corona, il primo fu West Australian nel 1853, l'ultimo è stato Nijinsky nel 1970. Camelot ha volato letteralmente gli ultimi due furlgons ma non gli è bastato per acciuffare Encke, grossa sorpresa a 25 contro uno, che sul traguardo ha conservato tre quarti di lunghezza sul grande favorito a 2/5.
Josef O'Brien non è stato affatto convincente in sella all'erede di Montjeu, anzi gran parte della sconfitta va addebitata ad una sua interpretazione troppo confidenziale. Ha atteso troppo, a lungo in penultima posizione sul percorso, poi in dirittura ha scelto la corsia sbagliata. Ha gettato Camelot di dentro e si è trovato davanti un muro.
Encke con l'astuto Barzalona, un jockey di sicuro talento, punta di diamante della new generation che spinge alle spalle della vecchia guardia che ha in Frankie Dettori il leader, ha così potuto anticiparlo e lanciarsi verso un trionfo inaspettato.
Per il Racing Post Encke vale 115 e Camelot è addirittura sopra di 13 libbre, periziato a 128 dopo la vittoria al Curragh. Ma a fare la differenza sono state le condotte dei fantini. Al campione di Aidan O'Brien non è bastato letteralmente non toccare terra negli ultimi 400 metri; Camelot si è trovato a scansare gli avversari come birilli, ha recuperato tantissimo terreno e ha chiuso in piena spinta, tardi perchè il sogno della Triplice Corona era già svanito.
Alla sgabbiata Dartfort aveva tirato via a buona andatura, alle sue spalle galoppava all'esterno Though Worthy con terzo in corda Thomas Chippendale, quarto al largo Ursa Maior, mentre Dettori sistemava Michelangelo sesto, Camelot soltanto in settima e penultima posizione. Nulla mutava fino all'ingresso in dirittura con Joseph O'Brien che decideva di giocarsi soltanto negli ultimi due furlongs il titolo nel St.Leger, quasi convinto di vincere in mano. Un'errore di presunzione di questo statuario e giovane jockey che ha tarpato le ali al volo di questo Camelot che esce battuto nel giorno che lo avrebbe dovuto consegnare alla leggenda.
Cadono così gli Dei. In maniera inaspettata e, sovente, beffarda. Il risultato matematico è quel tre/quarti di lunghezza tra l'alfiere in giubba blu Godolphin montato da uno sveglio Barzalona e il grande favorito. Tre lunghezze dietro, Dettori ha condotto Michelangelo, che al betting si giocava a 10 contro uno.
Encke, il laureato del St. Leger 2012, è un figlio di Kingmambo appartenente alla Godolphin e allenato da Al Zarooni. Il laureato del St. Leger e' arrivato a disputare la storica corsa di Doncaster preparandola con un terzo posto a York.