Galoppo. Firenze celebra la Corsa dell'Arno
FIRENZE. Tradizionale appuntamento del 25 aprile al Visarno, che manda in scena la corsa più antica d’Italia, la Corsa dell’Arno, giunta alla edizione numero 191. Otto i purosangue nelle gabbie dell’affascinante periziata gigliata, sfida dalle origini ottocentesche e nel ricordo degli appassionati per edizioni in bianco e nero degli Anni Settanta con tanti partenti, pronostico micidiale e spesso i pesini a far saltare il banco. Il presente in versione handicap limitato premia la qualità indirizzando la corsa su soggetti dalla carriera importante e spesso in evidenza nei salotti buoni degli ippodromi metropolitani.
E’ il caso della coppia in giubba Effevì formata da Time To Choose e Chasedown che attira i favori del pronostico in questa vigilia di quella che sarà una festa all’ippodromo con tante iniziative. Silvano Sulas sarà in sella a Time To Choose, top weight della competizione e un laureato di Presidente della Repubblica quest’anno in buona evidenza nel Natale di Roma. Il grigio Chasedown, vincitore in dicembre del Premio Unire a Napoli, è la scelta di Dario Vargiu.
I bottiani sono in quattro, con in campo anche Aethos, laureato a tre anni di Botticelli e Gran Premio d’Italia e Menuhin, ammirato sulla pista per la vittoria in bello stile nel Camarrone.
Il labronico Riccardo Santini, mago delle ricche periziate, gioca la carta di Pythius, apprezzabile nel secondo posto ottenuto a San Rossore nel Regione Toscana, quando finì a tre quarti di lunghezza da quel Presley che è soggetto di rango. Il Gasparini, altro maestro di queste corse, manda sul tappeto verde il grigio Divertiti, che dopo un 2017 nel quale si è messo alla criniera la coccarda del partenopeo Mergellina, nella primavera di San Siro è apparso ben centrato nella galoppata vincente di un ‘1800’ in prova ben frequentata.
Cinquanta i chili in sella per il gaspariniano, stessa situazione ponderale del detentore del titolo Multicolours, in graduale avvicinamento al target stagionale dopo aver faticato a trovare occasioni di risalto per un programma che dopo il successo nella Nonna d’Italia ne aveva limitato le opportunità. Completa lo schieramento Quebec, di casa Migheli, e con una buona attitudine al metraggio, esibita anche nel quarto posto pisano.