Galoppo Derby. Nove partenti, sei sono dei Botti
ROMA. Domenica 22 maggio, tempo di Nastro Azzurro e non solo all’ippodromo Capannelle per una fantastica giornata di corse (inizio del convegno alle ore 14.25), la più importante dell'intera stagione primaverile. Nove i partenti nel 133º Derby Italiano Sisal MatchPoint (gruppo 2, 715.000 euro, m. 2200 pista grande).
I rappresentanti della forma estera saranno l’irlandese True Solitaire (proprietario Moyglare Stud - allenatore Dermot Weld), presentato da un team che in passato si è messo in evidenza nelle classiche italiane, forte di una grande regolarità nel rendimento, con una vittoria e quattro secondi posti nelle cinque corse disputate fin qui in carriera, e il tedesco Ishafan (Darius Racing - Andreas Wohler), in patria da puledro vincitore del Gran Criterium locale e quest’anno al rientro del Bavarian Classic.
Ognuno dei due vanta peraltro importanti iscrizioni future: True Solitaire al Derby irlandese, Isfahan a quelli francese e tedesco.
Come nel 2015, l’allenatore Stefano Botti schiererà ben sei cavalli: Biz Heart (We Bloodstock), Dee Dee d’Or (Michela Crecco/Robert Ng), Freedom Beel (Scuderia New Age), Full Drago (Dioscuri), Poeta Diletto (Scuderia Blueberry) e Presley (Quafin).
Dee Dee d’Or, vincitore del Filiberto, nei giorni scorsi è stato oggetto di importante trattativa che ha portato al suo acquisto da parte di mister Robert Ng, uno dei più importanti proprietari di Hong Kong, sempre molto attivo in Europa: correrà con la sua giubba, ma in questa circostanza sarà ancora al 50% con la vecchia proprietà. Freedom Beel ha siglato il Botticelli, Poeta Diletto è invece andato a segno nel Parioli.
Il campo dei partenti sarà completato da Saent (Scuderia Incolinx - Bruno Grizzetti). Nel Derby impegnati diversi fantini che arriveranno dall’estero: oltre ai nostri Andrea Atzeni, Cristian Demuro, questo recentissimo vincitore della Poule des Pouliches a Deauville, e Umberto Rispoli, ci saranno anche il panamense Eduardo Pedroza e l’irlandese Leigh F. Roche. Il francese Olivier Peslier invece, ha un ingaggio solo per il Premio Carlo D’Alessio.