Galoppo. California Chrome chiude la carriera nella corsa più ricca
Il magnate dell’ippica americana Franck Stronach ha creato dal nulla la corsa di galoppo piu’ ricca del mondo, sulla pista di Gulfstream Park in Florida. Si tratta della Pegasus World Cup, che si disputerà sabato 28 gennaio sul dirt e sulla distanza dei 1800 metri. Sarà l’ultima uscita in carriera per il cavallo icona del galoppo statunitense, quel California Chrome che nel 2016 ha riportato negli Stati Uniti la Dubai World Cup e vanta un eccezionale score dall’alto delle sue 14 stakes vinte in una carriera straordinaria dove brillano anche due prove della Triplice Corona a stelle e strisce, il Kentucky Derby e le Preakness Stakes. Quella in Florida sarà per California ‘the final start’ come dicono i media americani, prima del ritiro al Taylor Made Stallions in Kentucky, la farm dove il grande galoppatore statunitense inizierà la carriera due, quella di attesissimo sire.
Nella top race del prossimo sabato, che con un montepremi di 12 milioni di dollari, due in piu’ della ‘Dubai WC’ programmata a Meydan nel prossimo marzo, è la corsa di tutto il galoppo mondiale con la dotazione piu’ alta, California Chrome ritrova Arrogate, per un re-match dopo la Breeders Classic vinta dall’allievo di Bob Baffert sul laureato della corsa delle rose 2014. Arrogate da quel successo dopo lotta con California non è stato piu’ ingaggiato in uscite ufficiali. Solo lavori, peraltro convincenti.
Ai quotidiani americani Baffert in questi giorni ha consegnato dichiarazioni all’impronta dell’ottimismo. “Il cavallo è giusto per la corsa, è andato molto bene in questi mesi di preparazione e l’ultimo lavoro sui 6 furlongs (1200 metri) mi ha lasciato completamente soddisfatto, grande impressione e anche un crono che parla da solo (1.12.29 ndr)”.
Il betting non si è sbilanciato, solo una leggera preferenza per California Chrome che si gioca a 5 contro 4 mentre il laureato del Classic è a 6 contro 4. Nessun analista crede alla vittoria di uno degli altri 10 candidati, visto che la scommessa sotto la voce ‘altri’ in antepost è a 12 contro uno. Chi vuol andare controcorrente e puntare un’alternativa ai due ‘grandi’ della competizione provi a dare uno sguardo a Noble Bird.
In fondo è sempre uno che nel 2015 ha vinto un gruppo 1 su una pista come Churchill Downs che dice la verità e non fa sconti. Il suo team è entusiasta della partecipazione al grande evento di Gulfstream Park, lo ha mirato da tempo e tutto il training di Noble Bird da mesi è mirato sul 28 gennaio. Ha lavorato bene anche nelle ultime due settimane e un tentativo di quota potrebbe valerlo.
L’America per sua vocazione vuol essere sempre ‘first’ e dunque dalla visione di un ricco uomo pieno anche di prospettiva come Stronach ecco sbocciata questa corsa di nuovo conio che ha una particolarità tutta sua. I 12 milioni del montepremi saranno versati dai proprietari dei 12 partecipanti che pagheranno 1 milione a testa. Al vincitore andranno 7 milioni, al secondo 1,75, al terzo 1 milione a tutti gli altri 250 mila dollari. Siccome gli Stati Uniti sono la patria del business for business la formula della Pegasus World Cup consente anche la cessione parziale della franchigia da parte di operatori che immediatamente acquistano un posto nella corsa e poi cedono una parte delle quote. Come dire se credi che il tuo cavallo sia così performante paga per correre e poi cercati i soci.
Qualcuno alla vigilia tra gli analisti riteneva che sarebbe stato difficile completare tutti i dodici posti, anche perché la prospettiva di pagare 1 milione di dollari per vedere il proprio cavallo lanciare una sfida impossibile a California Chrome e Arrogate, due draghi che ipotecavano i primi due posti all’arrivo, non era allettante. Invece ha vinto lo sportsman, quel senso della sfida, della competizione che fa parte di qualsiasi evento di grande sport che gli Stati Uniti programmano, dalla Nba di basket al baseball, dalla finale del Super Bowl a una grande corsa di cavalli.





















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