Galoppo - Giubilo grande voce e brutta corsa
Meglio primo in Gallia che secondo a Roma, sentenziava Giulio Cesare. Il 25° Premio Alberto Giubilo (condizionata, 2 anni, 1200 m, 20.900 euro, 6 partenti) è stata la corsa principale dei velocisti nell'ultima riunione pre-estiva di Capannelle ma da alcune edizioni sta pagando troppo il mancato inserimento nelle grandi giornate della Primavera Romana del Galoppo.
L’appuntamento dedicato all'indimenticabile voce RAI TV e penna de IL TEMPO Anni Novanta ha portato alla ribalta velocisti che hanno infuocato la pista dritta di Via Appia, come Le Vie Dei Colori (primo nel 2002), Golden Titus (2006), Black Mambazo (2007, detentore del record 1’04”60), Vedelago (2011) fino ad arrivare ai fulmini neri Windstormblack (2021) e Hurricane Black (2022) vincitori straordinari preparati da Sebastiano Guerrieri e subito acquistati da scuderie di Hong Kong.
Però dal 2019 - quando la partecipazione è stata allargata anche alle femmine perché separato dal gemello Premio Perrone rosa, spostato nel giorno del Derby - il Giubilo ha presenze ridotte, come pure stavolta. E’ evidente che l’abbuffata di scattisti nella riunione che ha per clou il Nastro Azzurro lascia il segno.
Il successo del sauro Bridge Ashi Kun (toto 8,78, scuderia Filippo Sbariggia, trainer Pierpaolo Sbariggia, fantino Germano Marcelli) ha dato qualche emozione per l’arrivo a tre sul palo - secondo è stato a un'incollatura il favorito Secret Force, terzo il suo fratellastro Our Little Force - dietro però c’era il vuoto. Zagnuc, il sauro allevato a Zenzalino (luogo di nascita del grande trottatore Varenne in Romagna) e presentato dal siculo-romano Sebastiano Guerrieri che aveva firmato, come allenatore, le ultime tre edizioni del Premio, è giunto quarto staccato, davanti a due avversari evanescenti. Il tempo del vincitore (1’10”60), con le attenuanti del caso, dimostra il modesto livello dei partecipanti.
E’ ora che i signori di Capannelle tolgano da dietro la lavagna la corsa dedicata al miglior telecronista di cavalli di sempre e la rimettano, bene in vista, al primo banco.