Fise Friuli Venezia Giulia, Vanessa Ferluga e una certa idea di dressage
Dopo il gran lavoro svolto negli ultimi anni da Giorgia Gotti, quest’anno il Comitato regionale Fise Friuli Venezia Giulia ha scelto Vanessa Ferluga per prendere le redini del dressage in regione. Tecnico di III livello, friulana di nascita ma a lungo ‘in prestito’ al Veneto, Vanessa è sicuramente un riferimento importante. Non solo per il suo master in dressage... E neppure perché è anche giudice. La sua carta vincente è la sua politica del ‘un passo per volta’, una metodologia particolarmente indicata quando l’obiettivo è far coniugare qualità a quantità. Soprattutto in una disciplina a ‘lenta maturazione’ come di fatto è il dressage.
«Attualmente sto ancora esplorando...» ci racconta il tecnico. «Nel senso che sto ancora completando una fase di conoscenza di tutte le realtà sul territorio: scuderie, centri, cavalieri e cavalli. In Friuli Venezia Giulia, a fronte di una poliedricità diffusa, ci sono ancora pochi binomi interamente dedicati al dressage. C’è un buon bacino giovanile nel segmento dei pony e sto valutando come consolidare l’adesione alla disciplina tra quelli più talentuosi». Chiacchierando con Vanessa, e a riprova del suo occhio attento di formatrice, si evidenzia subito quanto per lei sia fondamentale che i giovani si avvicino presto ai rettangoli. «Il dressage giovanile ha una doppia fondamentale funzione. ‘Forgia’ il cavaliere partendo dall’inizio e gli offre la possibilità di accedere a competizioni in cui può dire la sua. Un incentivo non da poco per una disciplina fortemente selettiva come quella in rettangolo».
In merito agli obiettivi che il tecnico Ferluga si è posta per il prossimo futuro, di sicuro c’è quello di andare incontro alle richieste della sua ‘base’. «Presentandomi ai centri e, per loro tramite, a tutti i tesserati del Friuli Venezia Giulia ho percepito una gran voglia di fare squadra. Ossia, di partecipare a eventi e gare in cui ci si possa presentare con ‘una bandiera’ regionale. E non solo tra i più giovani... Anche tra i più grandini ho raccolto questo desiderio. Trasferte divertenti, con pony e cavalli, in cui si possa concorrere tutti insieme, ciascuno nella propria categoria, per un risultato di squadra. Un desiderio che ho fatto mio senza nessunissima difficoltà. Nonché un obiettivo che cercheremo, insieme, di raggiungere». Sempre parlando di programmi, accanto al concetto generale fondamentale di promozione, Vanessa Ferluga fa un po’ di spoileraggio... E ci racconta qualcosa di molto interessante. «Con il Comitato Fise Friuli Venezia Giulia e con suoi partner, abbiamo pensato a una sinergia studiata per sviluppare un approccio sempre più tecnico al mondo equestre e al dressage in particolare. Abbiamo in progetto di svolgere degli stage –il primo a inizio maggio al Bibob di Pagnacco (Ud) – in cui metteremo a disposizione alcune personalità di aziende leader come Sergio Grasso, Purina, Amahorse affinché spieghino cosa sta dietro a ogni dettaglio tecnico. In pratica, il ‘perché tecnico’ che accompagna la buona performance di ogni cavaliere. Lungi dall’essere un discorso commerciale, sono convinta che se si offre la possibilità di capire il perché di uno stivale, di una sella, di un semplice sottosella, di una corretta alimentazione, si formano cavalieri con un bagaglio culturale equestre che conserveranno per sempre». E le gare? Quali gli appuntamenti in calendario per le prossime uscite? «Se mi si chiede luogo, chi e quando, al momento posso solo dire vedremo... Non credo saranno moltissime. Quello che so per certo è che saranno tranquille, carine e soprattutto ‘insieme’». Solo giovani o c’è altro? «I senior in Friuli Venezia Giulia non sono tantissimi, ma certamente non mi scoraggio. I numeri possono crescere. Come? Per esempio con qualche gara in più, con qualche forma di evento Ambassador... Ma questo verrà più avanti. Si procede un passo per volta...».