Firenze, nella corsa dell'Arno 15 purosangue in lizza
FIRENZE. Il nobile galoppo fiorentino propone sabato pomeriggio la sua gemma più antica, la Corsa dell'Arno che, con il suo intreccio tra qualità, forma e perizia, regala un rendez-vous avvincente. Lo storico handicap di origine ottocentesca, sfida ippica nata in una Firenze cosmopolita dove le élites culturali, economiche e politiche inglesi, russe, polacche e italiane declinavano il concetto di sportsman, è giunto alla sua 194a edizione; la lista dei partenti dichiarati giovedì mattina annovera 15 purosangue, in una scala dei pesi che si estende nell'arco di 11 chili. Sul verde prato del Visarno, banco di prova saranno i severi 2200 metri della pista grande. Il top weight della competizione è Keep and Love, performer di eccellente livello che ha maturato accelerazioni prolungati in categorie superiori. Nella parte alta del tabellone spiccano i nomi di Unique Diamond, laureato del Roma Vecchia, Aldrodovar, soggetto dal notevole cambio di marcia e Clarenzio Fan, da tempo frequentatore dei salotti buoni del nostro turf. Nella fascia medio-alta della perizia piace Lexington Quest, ammirato in notevole espansione tecnica e su metraggio ottimale. Allargando la ricerca di potenziali protagonisti, il gioco dei pesi mette in evidenza il nome di Tremor, autentico veleno della competizione con i 50 chili che si ritrova in sella. In sintesi, una edizione dell'Arno che è prova equilibrata, affollata e trascinante nel solco di una grande tradizione, Firenze e la sua splendida corsa sul prato del Visarno.