Finale Campionato Stelle, vincono Paolo Chiari e Uffizi Cla
Martedì 20 settembre l'Ippodromo di Taranto ("pulito, accogliente e ben tenuto", il parere unanime dei partecipanti") ha ospitato per la prima volta la Finale del Campionato delle Stelle, kermesse di trotto amatoriale senza frusta che, insieme alle altre manifestazioni promozionali organizzate dal Circuito ippico-benefico riesce -esempio purtroppo raro- a superare il muro di autoreferenzialtà che costringe da anni il settore in una sorta di ghetto e di isolamento davvero pericoloso.
Passione, sport, divertimento e spettacolo in pista, con gli 8 (dopo il forfait forzato di Deborah Vitangeli) finalisti, provenienti da tutta Italia, pronti a darsi battaglia e a giocarsi, sempre nel rispetto degli amati cavalli, il titolo per l'edizione 2022.
Il traguardo (dopo una prima partenza richiamata a causa di una infrazione del genovese Alessandro Catalano, puntualmente punita dalla giuria) ha sorriso, in maniera netta e meritata al cantante e manager ippico, oltre che proprietario e allevatore, Paolo "Viola" Chiari, il quale ha pilotato da par suo l'ottimo Uffizi Cla (toscano anche lui, come l'improvvisato driver, che deve il soprannome al tifo per la Fiorentina) per un risalto da dominatori assoluti.
Paolo, quasi sempre uno dei migliori guidatori del circuito, avrebbe forse a breve la possibilità di convertire la licenza in quella gentlemen ma "non ci penso proprio -dichiara- anche perché la guida in corsa per me deve restare un hobby e un'occasione d'incontro tra amici, rivali in pista ma fuori accomunati unicamente dalla passione. Nelle Stelle mi diverto sempre e queste cose si respirano a pieni polmoni, tra i gd, lo dico senza polemica ma con cognizione di causa e un pizzico di amarezza, non è più, purtroppo, la stessa cosa".
Amante della musica ("adoro il blues ma anche il rock, il pop e la canzone d'autore"), dello sport e, appunto dell'ippica e dei cavalli, sposa poi completamente "il guidare i cavalli senza frusta, perché picchiare i cavalli è un pessimo segnale d'immagine e di sostanza verso l'esterno, una cavolata dal punto di vista etico ed empatico ed oltretutto, come dice Bellei, un grandissimo delle redini lunghe, non serve assolutamente a nulla, men che meno a fare andare i cavalli più veloce".
L'incontro con l'ippica e la passione per i cavalli erano in qualche maniera segnati tra le Stelle, un mix di destino e di sangue: "Sì, mio nonno aveva i cavalli e mi suggeriva sempre, scherzando, di darmi per prima cosa all'ippica così che non avrei potuto che migliorare. Poi -racconta tra l'emozionato ed il divertito- negli anni del liceo, ogni tanto si studiava la Tris e la si giocava. E fu proprio colpa, cioè merito, di una tris di Tor Di Valle se adesso, all'ippica, mi ci sono dato davvero".
Riparte subito, è un fiume in piena, di ricordi e bellezza: "3-13-8 la combinazione vincente, con primo Cocal guidato da Bottoni, secondo Bateane con D'Errico e terzo Selenio di Jesolo con Antonio Merola. Altra ippica ed altre quote. Presi più di 4 milioni e mi ci comprai subito il primo cavallo, Wiler, un bellissimo sauro che affidammo a Sergio Orlandi e che si fece discretamente onore, specialmente nelle prove tra i nastri, tanto da colpire a sua volta in qualche tris".
Bene. Ma non è tutto: "In scuderia da Orlandi c'era Vanni Parenti e con lui e soprattutto con il figlio Duccio si è chiuso il cerchio, che a distanza di anni posso ben definire magico, per tutte le avventure vissute e le emozioni, tra le mille gioie, qualche delusione e i sogni che solo i cavalli sanno regalare"...
Mr. Chiari, ora presso il centro di Migliarino Pisano della famiglia Mori, insieme a uno staff ben organizzato (di cui fa parte anche Orlando Orlandi, erede della dinastia degli inizi) e con il supporto tecnico di Antonio Greppi e della moglie Michela Racca, gestisce alcune scuderie di amici fidati ed appassionati, alcuni di vecchia data come, per esempio, Claudio Bagni e Silvano Mazzoni, a volte come manager puro, altre da "socio", ma sempre e comunque "da amico perché sono amici fraterni, che spero di non deludere mai e so che, mai, lo farebbero loro".
Anche tra le Stelle, l'amicizia, diceva, è componente importante: "Un fattore imprescindibile, insieme all'amore per i cavalli. Negli anni, anche grazie ad alcune serate ed eventi vissuti insieme, pure all'Ippodromo del Castello di Rolando Paterlini con Lorenzo Morini e la sua Tea, ho conosciuto tante belle persone e alcuni veri amici, appunto, a cominciare da quel mago di cavalli e canzoni che è Alberto Foà, passando per il 'sindaco' Bellandi e l'onorevole Ercole, finendo, per limitarmi nella lista di nomi che sarebbe altrimenti più lunga, a Cortellazzi (con la compagna Ramona), Piergallini, Jessica Pompa, Elisa Alloro e Alessandra Verga".
Seconda, nella finalissima, si è piazzata Nadia Marseglia (con l'unica pecca di un giusto e prolungato appiedamento per uso improprio delle guide, con alcune "cinghiate" date più per foga agonistica che per intenzione) con Valbondione Luis, uno dei favoriti insieme a Vinella, giunta terza con in sulky il fotografo dell'ippica del sud Domenico Zizzi.
Quarto, ancora una volta guidando bene, l'imprenditore lombardo Gianluca "Corvette" Cortellazzi alla guida del bellissimo Astro delle Selve, quinto Geri "Alvaro" Ramadori con Bugiaz, sesto il romano Stefano "Taxi" Marsili con uno Zlatan Op poco in forma e settimo Andrea "Bobo" Luraschi con Altair Fks, poco fortunato come numero e nelle operazioni di lancio.
Piccolo "giallo", inteso come intervento dei commissari per visionare l'andamento della corsa, al termine della stessa per un presunto danneggiamento di Uffizi Cla a Uppiter Luksmy ma anche in quell'occasione in fallo era Catalano, davvero fuori controllo nella serata.
Ottima nonostante l'orario la raccolta di gioco, con la società di corse che ha aggiunto il 5% delle scommesse sul campo all'autotassazione -100 euro ognuno- dei partecipanti, tanto che alla onlus "Da Zero al Cuore" sono andati quasi 1500 euro.
Anche quello della beneficenza è un fiore all'occhiello, per sensibilità ed esempio, delle Stelle e del loro circuito che, dal 1988 a oggi ha aiutato con decine e decine di migliaia di euro e non solo svariate cause ed associazioni, dalla Ricerca sul Cancro a Exodus, dai terremotati all'Unicef, dalle Pari Opportunità ai cavalli anziani, dai progetti anticovid all'ippoterapia, dagli alluvionati alla Lilt, dai Comuni alle Scuole, agli Ospedali e alla Protezione Civile.
"Perché -come recita il claim delle Stelle- darsi all'ippica può far bene"...