da sinistra, Fausto Faggioli presidente Earth Accademy. Maurizio Rosellini ceo Final Furlong, Luca Zaia presidente Regione Veneto, Paola Olivari giornalista e Bruno Carta presidente nazionale Giacche Verdi
Fieracavalli e Final Furlong: Pnrr e una cabina di regia per lo sviluppo
Al mondo del cavallo il Pnrr offre, specie attraverso il partenariato pubblico privato, un’occasione di stimolo e un supporto economico per generare soluzioni innovative e modelli di business sui mercati nazionali ed esteri.
A Fieracavalli, la rete d’impresa Final Furlong e il partner Albatros hanno presentato la piattaforma Horse Green Screen, che permette di fotografare lo stato attuale delle 16 componenti del Pnrr, personalizzata sul mondo ippico ed equestre per sostenere le strategie green della filiera territorio.
«Gli ippodromi - ha spiegato Elio Pautasso, presidente di Capannelle e di Federippodromi - sono luoghi d’eccellenza per sviluppare una diffusa cultura del cavallo che vada oltre l’ippica. Si tratta spesso di strutture storiche, con vasti spazi verdi ampiamente fruibili dagli ospiti, recintate e con tutti i requisiti necessari a garantire il benessere dei cavalli. Il Pnrr rappresenta un’occasione irripetibile per la quale stiamo definendo un progetto di riqualificazione con l’obiettivo di ampliare l’offerta legata alla valorizzazione del cavallo in tutte le sue espressioni e del territorio in grado di generare occupazione e risorse. Particolare attenzione è posta nello sviluppo di esperienze legate al tempo libero, ai benefici dell’attività all’aria aperta e dell’equiturismo”.
«A Veronafiere - ha dichiarato Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, a margine dell’incontro organizzato da Final Furlong sul Pnrr, cui fa riferimento la foto con il founder della rete di imprese Maurizio Rosellini - rappresentiamo un settore strategico dal punto di vista dei comparti agricolo, allevatoriale e della genetica. Fondamentale, inoltre, per la promozione del territorio grazie all’equiturismo, a maggior ragione in Veneto che è la più grande regione turistica d’Italia con 72 milioni di presenze e un fatturato di 18 miliardi di euro».
Il turismo equestre rappresenta una straordinaria quanto inespressa chance di sviluppo per il nostro Paese e, in particolare, per quei territori dell’entroterra meno noti per eccellenze storico-culturali di grande richiamo ma di straordinari valori e varietà naturalistico-ambientali.
Lo slow tourism, ambito all’interno del quale si colloca l’attività a sella e in carrozza, sta vivendo un momento di forte espansione a livello mondiale grazie al maturato sentiment di circolarità dei valori da parte degli utenti e alla ricaduta e alla ripartizione sul territorio del volano economico generato.
«La necessità, richiesta anche dall’Europa - ha aggiunto Rosellini -, di ragionare sull’adozione di strategie green per la filiera territorio - agricoltura, turismo, sport, ambiente, cultura - pone i rappresentanti dei territori stessi, tanto privati quanto pubblici, di fronte a necessarie revisioni dei modelli di sviluppo precedentemente adottati».
A Verona 2021, sotto l’egida di Final Furlong e in collaborazione con Fieracavalli, è nata la prima cabina di regia permanente alla presenza di figure apicali in ambito regionale di Piemonte, Sardegna, Sicilia e Veneto. Obiettivo di questo tavolo di lavoro è la crescita organica del turismo equestre in Italia sulla base di criteri imprenditoriali.
Se la materia turistica è di competenza regionale, la sua componente equestre non risulta infatti specificatamente inquadrata a livello normativo. Il settore e i suoi ambiti correlati rappresentano una grande opportunità di sviluppo in Europa, sul quale mercato l’Italia, pur con enormi potenzialità, risulta praticamente assente. L’opportunità non si coglie in quanto l’offerta strutturata e qualitativamente competitiva è scarsa e poco organizzata. anche sotto il profilo della comunicazione. Si avverte, pertanto, la necessità di focalizzare l’attenzione degli operatori su un modello di sviluppo imprenditoriale in grado di affrontare gli ostacoli attualmente presenti sul fronte normativo, fiscale e della scalabilità degli investimenti.
La cabina di regia, già operativa, si pone l’obiettivo di coordinare gli sforzi espressi nelle regioni dal pubblico e dai privati creando un osservatorio volto a monitorare e approfondire la conoscenza del fenomeno per giungere alla definizione di un perimetro delle caratteristiche dell’impresa di turismo equestre e delle sue figure professionali. Questo è propedeutico alla proposta di una normativa regionale che consenta la comparabilità e l’omogeneizzazione degli attori. La fattorizzazione degli investimenti, anche destinati all’indispensabile processo di comunicazione, porterà a progetti pubblico-privati di dimensione tale da giustificare il reperimento di risorse finanziarie europee.
Considerate le molteplici attività imprenditoriali che compongono il dinamico mondo equestre e l’opportunità insita nel Pnrr attraverso i suoi obiettivi, imprese e associazioni legate al mondo del cavallo sono oggi chiamate all’offerta di nuovi momenti esperienziali sostenendo iniziative di valore socio-ambientale e proponendo soluzioni innovative. Fare squadra attraverso la condivisione di obiettivi è sinonimo di opportunità e potenzialità da mettere a frutto attraverso una visione sinergica ad ampio spettro.
In tale contesto, la cabina di regia nata a Verona mette a sistema gli attori della filiera e le istituzioni del territorio al fine di sviluppare nuove progettualità sostenibili e garantire così un coerente processo di sviluppo economico e ambientale dei territori e degli impianti coinvolti.