Favero (come dubitarne?) difende l'ostacolismo
MERANO. Paolo Favero chiuderà anche questo 2015 come capoclassifica dei trainer d'ostacoli, a quota 87 vittorie, cui vanno aggiunte le nove affermazioni raccolte in piano. Ma non gioisce di questo ennesimo titolo lo zar di tutte le piste d'ostacoli. E' arrabbiato l'allenatore meranese perchè si continuano a tagliare numero di corse e montepremi soltanto nel settore della disciplina che piu' esalta il rischio. "A San Siro - attacca Favero - l'ultima edizione del Premio Berlingieri di gruppo 2 ha avuto una dotazione di 12.500 euro al vincitore, pari a quella di certi handicap principali in piano. Il numero delle corse in siepi, steeple e cross è sceso ormai da oltre 530 di otto anni fa agli attuali 165 eventi annui. La mancanza di programmazion poi obbliga alla navigazione a vista, non consente di sostenere l'attività a livello imprenditoriale. Inoltre, il nostro montepremi è stato depredato - mi si passi il termine - a favore delle corse in piano dalle Società che ne hanno potuto usufruire a loro completa discrezione. Alla luce dei continui tagli perpretati nel corso degli ultimi dieci anni credo di non esagerare nell'affermare che l'ostacolismo abbia superato la linea di
non ritorno".
Lanciando il suo giustificato allarme, il leader dei trainer d'ostacoli italiani pone anche l'attenzione su un'esigenza di evitare sovrapposizioni nel programma degli ippodromi che ospitano le corse in siepi, steeple e cross ma anche quelle pause dell'attività deleterie per i bilanci delle scuderie."A livello ministeriale ho chiesto piu' volte di essere ricevuto. La mia richiesta d'incontro riguarda la programazione e non certo il voler reperire ulteriori risorse a discapito delle altre componenti. Non ho mai ricevuto risposta da parte degli uffici romani". Giriamo la richiesta ai dirigenti di questa ippica a rischio default, perchè uno come Favero che investe ogni anno cifre importanti, dando un contributo primario alla salvaguardia della disciplina nel nostro Paese, ha diritto di essere ricevuto da chi governa l'ippica, Mipaaf su tutti. (Paolo Allegri)