Falco Killer Gar, a Modena conferma nello stile del fuoriclasse
MODENA. Il Tito Giovanardi, primo gran premio di gruppo 1 per i tre anni, ha confermato che Falco Killer Gar non è soltanto un ottimo cavallo da corsa. E' ad oggi il leader della sua generazione, tanto da aver già a maggio acquisito il suo posto nella finale del Derby, ma le modalità del successo al Ghirlandina ribadiscono quanto di buono l'allievo di Gocciadoro aveva fatto vedere nelle precedenti uscite. Sette vittorie in 8 ingaggi e quasi sempre 'spaccando il cronometro'.
Nel fotocolor di Giulio Ravenna, presente per noi a Modena, si apprezza tutta la bellezza morfologica e atletica di questo figlio di Varenne. Già il 16 febbraio, su una pista come quella di Agnano che dice sempre la verità, con quello stratosferico 1.11.9 sul miglio avevamo avuto la percezione di trovarci di fronte a qualcosa di speciale, a molto di più di un buon cavallo da corsa. Ad un trottatore che vince con netta superiorità e abbinando classe a potenza, sintetizzando tutta la sua levatura di cavallo da corsa migliorando ad ogni uscita i record del Gran Premio o quelli della sua generazione. E' accaduto in marzo, storia del Gran Premio Etruria, quando Falco Killer Gar si era imposto al record della generazione sul doppio chilometro, 1.12.7.
Il Tito Giovanardi ha visto il rampollo da Varenne aggiornare ancora il primato della generazione sulla media distanza, scrivendo un eloquente 1.12.5 che vale molto meno perché ottenuto in percorso esterno. E' tale la potenza atletica di questo imponente performer che può permettersi il lusso di prendere posizione al largo, trottarsi millequattrocento metri esterni prima di dare gas e risolvere con allungo imperioso a centro pista sulla dritta finale. La pur generosa Funny Gio al Ghirlandina si è dovuta accontentare della miglior piazza.
Questo cavallo che fa sognare è frutto di un incrocio dove si è osato molto - con un 3x1 su Varenne -, perchè la ripetizione ravvicinata del sire di tutti i sire sia in linea maschile che femminile è un azzardo, si rischiava di non scendere neanche in pista nel caso di una morfologia problematica. Ogni tanto prendersi un rischio premia chi è visionario e ha ancora il gusto di sperimentare.
Non si è strappato un prezzo da top price - il laureato di Etruria e Giovanardi da puledro passò di mano per trenta mila euro - ma il verdetto della pista, che come diceva il Mago di Dormello è l'unica cosa che conta nell'ippica, dice che si è allestita una fuoriserie, ha potenza questo cavallo per portarci lontano. Fuori dai confini dell'Italia, perché dopo il Derby ci sarà ancora una carriera internazionale da scrivere.
Ha l'istinto di Varenne questo Falco, vuol dire l'istinto vincente di chi va in corsa sapendo di non essere mai battuto. Ci voleva un cavallo così che non lascia limiti alla fantasia. Chissà dove potrà arrivare, certo che quando lo vedremo partente in una corsa, ci sarà solo da chiamare il taxi e farci portare in stazione per salire su una Freccia che ci porti nella città dove questa meraviglia della natura, frutto del lavoro, delle idee della passione sconfinata di un allevatore, di un proprietario e di un allenatore-guidatore, andrà dietro l'autostart sull'ovale di sabbia di un ippodromo.