Equitazione di campagna. Il Club 33 denuncia la FISE
Comunicato. "Dispiace, dispiace molto che la sincera offerta di collaborazione fatta alla Federazione Italiana Sport Equestri, da parte dei Tecnici dell’equitazione di campagna licenziati dalla medesima, sia stata ignorata dalla Dirigenza federale, infatti alla “lettera propositiva” inviata il 9 maggio alla Federazione non è giunta ad oggi alcuna risposta, un atteggiamento che manifesta in maniera tangibile il disinteresse da parte della dirigenza federale nei confronti del settore.
Nel contempo la Federazione, con delibera del 29 maggio , ha promulgato il nuovo “piano formativo” dell’equitazione di campagna che di fatto rimuove gran parte delle competenze acquisite dai Tecnici del comparto. Una scelta incomprensibile, illegittima da un punto di vista giuridico per il modus con cui è stata formulata, che di fatto azzera un dipartimento che da diversi anni ha rappresentato il fulcro della crescita numerica dei tesserati facendoli lievitare in un decennio da 30.000 a oltre 100.000
Giunti a questo punto i Tecnici, loro malgrado, hanno deciso di impugnare gli incomprensibili atti mesi in atto dalla Federazione a salvaguardia dei loro legittimi interessi, tramite formale diffida nei confronti della Fise a perpetuare azioni che producono grave danno all’operatività di coloro che, a vario titolo, lavorano nell’alveo della Federazione stessa negli ambiti settoriali coinvolti.
All’inizio del corrente anno è nato il CLUB 33 Equitazione, composto da operatori dell’equitazione di campagna dell’Emilia Romagna, con il fine di salvaguardare le attività virtuose realizzate negli ultimi cinque anni nella regione, tra questi spiccano il Progetto Turismo Equestre e la realizzazione delle Scuole Equitazione di Campagna; il gruppo si sta progressivamente ampliando in ambito nazionale, infatti, ad oggi annovera più di quattrocento aderenti, dei quali un centinaio di tecnici/istruttori federali".
TIZIANO BEDOSTRI