EEF Series di salto ostacoli a Varsavia e il mutismo della FISE
Terzo giorno di gare internazionali di salto ostacoli a Varsavia e terzo giorno di silenzio assordante della FISE su una delle più importanti trasferte della stagione 2022. Quella che domani alle 11 vedrà la squadra azzurra selezionata dal c.t. Marco Porro - Piergiorgio Bucci (Carpe Diem- J&F Champblanc), Emanuele Camilli (Chadellano PS), 1° aviere scelto Lorenzo De Luca (Scuderia 1918 Highlight), Riccardo Pisani (Charlemagne JT Z) e caporal maggiore Guido Franchi (Vulcan de Retaud) - impegnata ad affrontare la finale delle EEF Series che, in caso di vittoria, riporterebbe l'Italia tra le grandi Nazioni della più importante disciplina equestre di Giochi Olimpici e Campionati del Mondo (della trasferta fa parte l'agente Francesca Ciriesi, con Chacco’s Boy e Calotta 23, a titolo individuale).
L'arcano del silenzio della Federazione Italiana Sport Equestri (e compagni) su una manifestazione in cui - al contrario di tante altre di vertice in quest'anno - il team azzurro ha raccolto successi e bei piazzamenti (quelli veri, non i finti sbandierati per “stupendiâ€) è semplice da svelare. Innanzitutto l'Ufficio Stampa federale è stato dirottato, invece che in Polonia, ai Pratoni del Vivaro, dove però le gare iridate inizieranno giovedì 12 settembre ed esiste in loco già un ottimo presidio di comunicazione guidato dall'esperta Caterina Vagnozzi con il supporto dell'enciclopedico Luca Paparelli e di Mario Viggiani ex capo-rubrica cavalli al Corriere dello Sport.
Poi c'è il timore che domani ci sia un altro flop tipo Mondiali in Danimarca ad agosto, con tanto di benservito ai binomi e al c.t. italiani. Paura ampiamente evidenziata, nelle passate settimane, da chi ritiene che tornare nella serie A del salto ostacoli non sia poi tutta questa gran bella cosa e che magari ancora qualche stagione, nelle retrovie e fuori dalle Olimpiadi di Parigi 2024, rinforzerebbe le ossa a cavalieri, amazzoni, cavalli, proprietari e a quello sparuto - purtroppo e non per colpa sua - gruppo di allevatori italiani.
I fautori della serie B aggiungono pure il fatto che fuori dalla Divisione 1 quest'anno è terminata la dorata Svezia, la quale però ha vinto i Giochi Olimpici di Tokyo 2021 a squadre e i Mondiali di Herning 2022 a squadre e individuali. Per cui, a quelli di Stoccolma, una passata fuori dal grande coro delle Nations Cup è acqua fresca. Non come l'Italia che da due anni riceve solo schiaffoni ovunque si presenti e che a Varsavia può rifarsi un nome.
Oggi nella capitale polacca si disputavano due competizioni a 4 stelle con la partecipazione degli italiani. Il Premio Totalizator Sportowy (velocità e manegevolezza, 11 ostacoli a 1,45 con 13 salti, 7.350 euro montepremi, 17 concorrenti) nel quale si è piazzato 2° il binomio Calotta 23/Francesca Ciriesi in cui la baia scura sedicenne tedesca della poliziotta modenese ha fermato il cronometro a 62,55 contro i 60,67 dei vincitori irlandesi Gonzalo/Trevor Breen.
Di seguito c'è stato il Premio PKO Bank Polski (a tempo, 12 ostacoli da 1,45 con 15 salti, 21.840 euro, 50 concorrenti) con il successo dei polacchi Le Cordial/Andrzej Oplatek. Gli azzurri: 22° Emeralds Dream/Bucci, 24° Stakalite/De Luca, 28° Oliver vanàt Heike/Pisani, 30° Odense Odevelde/Camilli, 47° Falanita/Franchi, 48° Chacco's Boy/Criesi.
Domani (ore 11) Longines EEF Series Final Nations Cup (4 stelle, 2 round, ostacoli a 1,45, 11 team concorrenti) con Austria, Italia, Portogallo, Spagna e Ungheria in corsa per il ritorno (la vincitrice) in Divisione 1 FEI.