Domenica a Firenze il Gran Premio Duomo, la corsa dei campioni
Nell'héritage della nostra ippica risplende la gemma del Gran Premio Duomo. La classifica fiorentina, nata nel 1947 e da cinque anni tornata di gruppo 1, ha un albo d'oro che poche altre grandi corse di cavalli possono vantare. L'hanno corsa e vinta i grandi campioni del trotto e tra le corse italiane, assieme al Lotteria, vanta un'internazionalità sempre più rara nello sport delle corse. Birbone, Tornese, Crevalcore, Top Hanover e Wayne Eden e, ancora, The Last Hurrah, Keystone Patriot, Esotico Prad, Crown's Invitation sono grandi cavalli che hanno consolidato nel mondo la fama di questa corsa.
Finalmente il Duomo, che chiude il libro dei gruppo 1 in Italia per il sulky e lo fa con un'edizione di altissimo livello tecnico: dieci partenti, i migliori cavalli d'Italia a sfidarsi in quel gioiello naif immerso nel Parco delle Cascine, quell'ippodromo nel verde con sullo sfondo i monumenti di una città unica al mondo, Firenze. La corsa di domenica è bellissima con il biondo Vernissage Grif (record di 1.09.2), dominatore dell'estate italiana tra Montecatini e Cesena prima di finire sconfitto a Napoli e secondo nel Premio dei Giganti in Olanda, che dovrà respingere l'assalto del derbywinner Alrajah One (1.10.3), uno dei soggetti migliori d'Europa sulle brevi distanze. L'allievo di Holger Ehlert a Napoli è riuscito a sconfiggere in batteria il crack Face Time Bourbon e in finale ha perso di misura nel tratto conclusivo.
Sarà una grande partenza quella di questo Duomo 2021, andare al comando potrebbe essere fondamentale per mettere una ipoteca importante sul successo che vale per prestigio e moneta. Lo squadrone in giallo di Gocciadoro conta non solo sul capitano Vernissage Grif ma anche su altri performer di valore come Vitruvio (personale di 1.10.4) e Zaccaria Bar (1.09.8), sul podio di questa prova lo scorso anno, con a completare lo squadrone di Noceto l'olandese Generaal Bianco. Sono della partita anche gli svedese Rushmore Face e Great King Wine e il norvegese Chierf Orlando. Nel campo di 10 partenti sei sono gli indigeni, con Achille Blv e Agrado a completare il made in Italy. Il primo è la carta di Enrico Bellei ed è un cavallo in netta espansione tecnica, capace di finire fortissimo. Agrado è un soggetto in azione prevalentemente sulla pista di Torino dove si è costruito una carriera da cavallo affidabilissimo, in grado di costruire al largo. Il primato della classica gigliata appartiene ad Urlo dei Venti che nel 2018 si affermò in 1.10.5. La pista si annuncia veloce e la società di corse ha lavorato molto bene anche in sede di promozione con spot su una emittente radiofonica molto ascoltata in Toscana, Radio Bruno, che è anche la voce ufficiale che racconta le partite della Fiorentina.