Derby trotto, il Tar del Lazio dà ragione a Zlatan
ROMA. Zlatan, vincitore della batteria di Torino, sarà al via della finale del Derby domenica prossima ad Agnano. Infatti, il Tar del Lazio, con sentenza pubblicata questo mercoledì mattina, ha respinto il ricorso della scuderia Union Perfect, proprietaria di Zelig Kronos. Come noto i ricorrenti richiedevano al tribunale amministrativo la squalifica di Zlatan, che il Presidente di giuria aveva lasciato nell'ordine d'arrivo nonostante avesse infilato i paletti (non con l'intera figura la tesi dei commissari che così avevano lasciato Zlatan al primo posto), mentre Zelig Kronos, quarto sul traguardo, era fuori dal Derby ma sarebbe rientrato nell'atto conclusivo con la squalifica del vincitore.
Il Tar del Lazio, nella motivazione della sentenza che respinge il ricorso del team di Zelig Kronos, ribadisce il principio che la giustizia sportiva costituisce lo strumento di tutela per le ipotesi in cui si discute dell'applicazione delle regole sportive. Come dire che un tribunale amministrativo non può deliberare su controversie tecniche, quelle che riguardano la regolarità di una competizione sportiva. Per quelle fa fede il verdetto del giudice d'arrivo. Una linea di pensiero che non fa una grinza da un punto di vista della giurisprudenza, anche perché se il Tar del Lazio avesse accolto il ricorso contro Zlatan si sarebbe creato un precedente anomalo e pericoloso. Di un Derby deciso in tribunale francamente non si sente il bisogno, lo sport racconta grandi imprese che hanno il proprio palcoscenico negli stadi e negli ippodromi.