Derby day: consueta razzia del clan dei Botti
ROMA. Neppure la pioggia battente che ha flagellato a scrosci violenti la Capitale per tutta la mattinata ha avuto il potere di dissuadere il numeroso e colorato pubblico che ha riempito le gradinate dell’ippodromo Capannelle nel giorno dell’evento più importante del galoppo nazionale, il 136° Derby Italiano Sisal Matchpoint (2.200 metri - 704.000 euro di montepremi).
Presente all’Ippodromo Capannelle anche Daniele Frongia, Assessore allo Sport di Roma Capitale: «Nonostante il meteo, questo Derby Day è stata una bellissima festa. Tanta gente e l’atmosfera giusta. Abbiamo accettato l’invito di Hippogroup e siamo presenti come Amministrazione Capitolina anche con il Presidente della Commissione Sport Angelo Diario perchè riconosciamo l’importanza di Capannelle nel panorama dell’ippica non solo capitolina ma anche nazionale. Proprio per questo ci siamo rivolti più volte al Mipaaft perchè siamo ben consapevoli che esiste un problema dell’ippica a livello nazionale sul quale noi possiamo fare ben poco, se non concentrarci a livello locale. Per questo abbiamo aperto una finestra che Hippogroup sfrutterà nelle prossime settimane e ci saranno approfondimenti amministrativi per trovare una soluzione. L’ippodromo di Capannelle è strategico, un polmone verde nel cuore della città ed è interesse nostro, come Amministrazione di Roma Capitale, tenerlo aperto e vivo.»
Dichiarazioni i apprezzate da Elio Pautasso, amministratore delegato e direttore generale di Hippogroup Roma: «Siamo onorati della presenza del Ministero e del Comune di Roma. Da questo punto di vista una giornata da ricordare perchè erano molti anni che i rappresentanti di Roma Capitale non venivano a trovarci il giorno del Derby. Alla fine è venuta fuori una bella giornata, si è aggiustato anche il meteo. Tanta gente in un ippodromo vestito a festa e questo per noi è molto importante».
136^ Derby Italiano SisalMatchpoint
Vince Keep on Fly - fantino Demuro Cristian - allenatore A. Botti Srl Soc Al Di Botti Alduino - proprietario Dioscuri Srl
Il marcatore di tendenza registra ben sei vincitori sellati Botti degli ultimi otto, cinque su sei, tre volte hanno piazzato un trio, due volte l'accoppiata (tre volte l'accoppiata anche di colori), due volte sono andati vicino a vincerlo con una femmina – Sound of Freedom fece seconda, Flower Party terza -, il cruccio di Felice Villa, peraltro già con un poker in carniere a firma Endo, Fabio (due) e Cristian. Strenua la difesa Incolix, due i sigilli Diego Romeo in nove anni – Worthadd fu anche l'ultimo a centrare entrambe le classiche, Mirco sopperì magicamente alla dubbia tenuta – ottenute con due allenatori diversi, Caruso e Grizzetti, dell'ultima (2016, una perla di Darione con Saent) riecheggia ancora la risata omerica dell'ingegnere rimasta ad aleggiare sulle tribune. Cristian Demuro è a caccia della terza consecutiva (è a quota tre negli ultimi cinque anni), impresa che non riesce da tempo immemore (Regoli ne infilò 5 dal 1919 al '23).
Con queste premesse non sorprende che il plotone di Cenaia rappresenti metà del campo partecipanti odierno. La bulgara Irish Girl si garantiva un minuto sotto i riflettori prendendo il comando delle operazioni davanti a Jighen e Trita Sass, il quale rompeva gli indugi non appena entrati in dirittura trascinandosi la favorita Call Me Love, Mission Boy e Frozen Juke. Ai quattrocento Carlo Fiocchi in sella al portacolori Blueberry sferrava l'attacco e sembrava poter disporre dei suoi immediati inseguitori ma non aveva fatto i conti con la pazienza certosina di Cristian Demuro, tenacemente impegnato a metter sulle gambe Keep on Fly (Rip Van Winkle) e col passare dei metri accorciava il distacco fino ad infliggere la ferale stoccata in prossimità del palo all'attonito avversario Mission Boy. Straordinaria, magistrale, leggendaria interpretazione di questo ancor giovane jockey in sella al portacolori Dioscuri, allenato....of course, dai Botti, giunto alla terza vittoria consecutiva. Nelle convulse fasi decisive, Mission Boy ondeggiava verso l'esterno ostacolando la femmina della Effevi, Call Me Love, ma i commissari – prontamente intervenuti - non modificavano l'ordine di arrivo. Al quarto chiudeva uno stoico Frozen Juke dietro al trio di Cenaia.
Premio Presidente della Repubblica Università Campus Bio-Medico di Roma
Vince Stormy Antarctic - Dettori Lanfranco - Walker Ed - Pak Kwan Siu
Il premio Presidente della Repubblica, Gr. II per gli anziani sui 1.800 metri vedeva l'invader Stormy Antarctic (Stormy Atlantic) nettamente favorito, forte di un ruolino di marcia e di una caratura superiore rispetto ai quattro avversari odierni. Appartenente a Siu Pak Kwan in allenamento da Ed Walker, il castrone sauro, nelle sapienti mani di Frankie Dettori, si costruiva la corsa fin dal via, scandendo parziali a piacimento fino all'ingresso in retta, per poi imprimere violenta accelerazione con la quale lasciava come immoti gli avversari, un etereo librarsi verso il traguardo, tagliato agevolmente con quattro lunghezze di vantaggio davanti ad Anda Muchacho - prodigatosi in un dispendioso inseguimento su terreno avverso – , Wait Forever e Dirk.
L’Università Campus Bio-Medico di Roma ha scelto di entrare a pieno titolo nel mondo dell’Ippica anche grazie al recente accordo stipulato con la scuderia EFFEVI s.r.l. del proprietario Felice Villa, che si impegnerà a devolvere il 50% dei premi vinti dal cavallo HOLY WATER per finanziare diversi progetti benefici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma: borse di studio per studenti con scarse possibilità economiche (scelti da UCBM dopo selezione) e cure mediche per persone meno abbienti presso le strutture sanitarie del Campus.
Premio Carlo D’Alessio
Vince Assiro - Mezzatesta Andrea - Sc Soc Al Biondi Raffaele Srl - Roveda Luigi Pietro
La giornata si era aperta con il Gr. III per gli anziani sul miglio e mezzo della pista derby, in memoria dell'Avvocato Carlo D'Alessio.
Detto delle terrificanti percentuali del team di Cenaia nei recenti Derby, nonostante la pronta vendita di qualche pregevole 3y, rimane nelle loro mani gran parte degli stayers anziani di valore per la stagione successiva, e il trend del D'Alessio assume anzi proporzioni bulgare, sette vincitori nelle ultime otto edizioni e un runner-up (Keshiro dietro a Orsino), striscia aperta di quattro consecutive. Lo svolgimento estremamente tattico e il terreno molto faticoso volgevano a favore dei due cavalli meno attesi, Assiro (Declaration Of) e Azzurro Cobalto, piombati al centro della pista sul battistrada Presley nell'ultimo furlong e terminati nell'ordine davanti al favorito O'Juke, imbrigliato dalla melina che ne vanificava la miglior attitudine alla distanza. Andrea Mezzatesta, in sella al pupillo di casa Biondi, si mostrava impeccabile nello sferrare l'attacco risolutore anticipando le intenzioni di Fabio Branca. Presley chiudeva il quadro, con Dario che aveva provato a risolverla accelerando bruscamente poco dopo l'ingresso in dirittura, mentre completamente a disagio era Henry Mouth.