Dalla Francia: il trotto italiano va a picco
MOLTO IMPORTANTE l`ultimo numero del 2011 del mensile "Trot Informations"", periodico edito da Cheval Francais l`ente che si occupa della gestione delle corse al trotto transalpine. In oltre 130 pagine piene di fotografie e di cifre fornisce innanzitutto un panorama delle gare francesi di fine d`anno, delle consuete statistiche tecniche di guidatori, allenatori, allevatori e proprietari per vittorie e somme vinte e dell`elenco degli stalloni e dei padri di fattrici all`ottobre scorso.
Di particolare interesse il dossier sull`Europa del trotto, dedicato agli aspetti organizzativi, finanziari, tecnici e di selezione delle corse col sulky continentali. La sezione si apre con un`ampia intervista a Jean Pierre Kratzer, l`allevatore svizzero presidente dell`Unione Europea del Trotto (UET), la federazione degli enti che gestiscono il trotto, che si allarga sempre di piu`- attraverso l`adesione di molti stati dell`Europa Orientale - alle problematiche che attengono ai temi cardine dell`attivita` ippica legata alle scommesse: il reperimento delle risorse, la qualita` della selezione (in corsa e in allevamento), il benessere del cavallo.
Dopo queste premesse si passa a una rassegna delle diverse realta` affidata a brevi articoli corredati da numeri aggiornati e inconfutabili. Quello sulle tre nazioni leader titola "La Francia si sviluppa, la Svezia tiene, l`Italia si inabissa" e, purtroppo, non e` il frutto solo della sempre presente "grandeur" nazionalistica d`Oltralpe. Gli elementi che si riferiscono a questo andamento ci sono tutti, sulla base dei dati 2010: l`allocazione media per corsa e` di 20.305 euro in Francia, 7.855 in Svezia e 8.207 in Italia; il gioco di 4.743 milioni di euro in Francia, 1.156 in Svezia e appena 976 in Italia. Addirittura nella piccola Svizzera l`allocazione media per corsa e` di 6.964 euro, anche perche` l´accordo con la francese PMU ha dato i suoi frutti.
Interessanti anche le pagine dedicate agli europei che vivono in Francia; tra svedesi, olandesi, spagnoli, tedeschi, troviamo anche un italiano, l`allenatore torinese Roberto Donati, in "esilio volontario" in Francia dal 2004, nella regione dei Paesi della Loira, dove insieme alla moglie guidatrice prepara cavalli che corrono anche a Vincennes.























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