Cronaca di una giornata di magia con uomini e cavalli
Nel 2007 il carcere di Bollate (MI) ha dato vita ad una iniziativa unica in Europa: ospitare cavalli maltrattati, sottratti alle corse clandestine o sequestrati, per dare loro una seconda possibilità e, allo stesso tempo, per offrirla anche ai carcerati.
L'associazione ASOM, Un Salto Oltre il Muro presieduta da Claudio Villa, ha gestito uomini e cavalli creando una struttura che, ora, deve essere smantellata e ricostruita perché la nuova direzione del carcere ha deciso di non portare più avanti il progetto "Cavalli in carcere", nonostante il successo riconosciuto.
I 15 cavalli rimasti sono stati accolti nel centro equestre La Rosa Bianca presso Zanica (BG) ma è necessario raccogliere fondi per sostenere le spese di smontaggio e ricostruzione dei nuovi box, nonchè quelle di gestione.
Il 4 ottobre si è svolta una bellissima iniziativa grazie alla generosità di Giulia Gaibazzi e Luca Moneta che hanno regalato spunti di riflessione e offerto punti di vista differenti ai partecipanti con l'obiettivo di "compartire" la propria esperienza con gli altri e sostenere ASOM.
Luca e Giulia hanno reso magica la giornata incantando con la loro semplicità e incredibile bravura.
Il cavallo è un animale semplice, mi dicono sempre le persone più esperte: basta svestirsi dalle nostre sovrastrutture, da tutto ciò che è superfluo per ritrovare l'energia naturale che permette di connetterci col cavallo e dialogare con lui.
Visto dall'esterno il lavoro di Luca e Giulia è sembrato davvero semplice, dato che in poco tempo hanno approcciato i cavalli a loro disposizione: in realtà, il lavoro non era affatto facile ma la capacità del cavaliere e dell'amazone lo ha fatto apparire semplice, mostrando che, con l'atteggiamento giusto, in pochi minuti è possibile creare una tangibile connessione con un cavallo che non si conosce.
La magia si è realizzata nel vedere materializzarsi, sotto gli occhi dei presenti, la comunicazione tra Giulia, Luca e i cavalli grazie alla precisione della postura e alla fluidità dei movimenti.
Luca ha mostrato una fluidità dinamica e decisa, ma sempre rispettosa, nel lavoro in libertà nel tondino; Giulia, invece, una fluidità più lenta da usare per comunicare col cavallo quando viene condotto a mano.
In entrambi i casi i presenti hanno assistito a uno spettacolo meno appariscente ma più entusiasmante di quello di un galà equestre perché ha consentito a tutti l'apprendimento delle basi per poter "parlare" con il proprio cavallo.
Giulia e Luca hanno lavorato con tre soggetti diversi, per morfologia e attività svolta, appartenenti ad alcuni partecipanti; eppure, anche senza disporre del magico anello che permetteva a Re Salomone di dialogare con gli animali, sono stati in grado di comunicare con i cavalli, dando vita ad una emozionante magia.
Luca Moneta ha più volte ripetuto che il cavallo è il nostro maestro ma che dobbiamo imparare a parlare la sua lingua, dandogli indicazioni chiare.
Giulia Gaibazzi ha sostenuto che non è l'irruenza che ci fa prevalere sul cavallo ma la precisione abbinata al ritmo costante ed armonioso dei gesti.
La connessione creata con i tre cavalli è stata davvero palpabile e visibile.
Claudio Villa ha annunciato la volontà di organizzare altre giornate come quella del 4 ottobre incentrate sul benessere del cavallo e sulla relazione uomo-animale, in quanto temi su cui ASOM ha sempre lavorato in tutti gli anni di attività. Tali iniziative sono finalizzate alla raccolta fondi per finanziare la costruzione della nuova scuderia e consentire lo svolgimenti di attività con persone disagiate.
Partecipare alle iniziative, oltre a sostenere ASOM e i suoi cavalli, permette di offrire un regalo anche ai nostri cavalli, aiutando a migliorare il nostro rapporto con loro.
Un sentito ringraziamento a Claudio, Giulia e Luca.