Crisi alla FISE, parla il candidato Caporizzi
WALTER V. CAPORIZZI, avvocato milanese, ha così spiegato la sua decisione di candidarsi per il nuovo Consiglio Federale della Federazione Italiana Sport Equestri:
"Come ho già avuto modo di dichiarare anche pubblicamente la mia candidatura si pone nell'ottica primaria non già di creare gratuite tensioni con l'attuale Presidente federale (vedi Motivazioni Personali) bensì di aiutare lo stesso ad attuare quel Programma elettorale che, promesso oltre un anno fa, non ha visto realizzarsi altro se non un certo impegno nel settore Formazione.
Forse forze avverse ed esterne al Presidente nonche' problematiche politiche e contenziosi sugli incarichi promessi, hanno impedito sino ad ora allo stesso di provvedere: al contrario il sottoscritto, cosi' come gli altri candidati indicati nella lista sostenuta dall'Apice - Associazione Proprietari Italiani Cavalli da Equitazione (lista che non abbiamo avuto alcun timore ne'alcuna remora elettorale a pubblicare anticipatamente evitando, cosi' il solito "pizzino" furtivamente consegnato davanti alle urne ai portatori di deleghe) intendono non solo essere immediatamente esecutivi per l'attuazione del citato Programma ma anche relazionare periodicamente, con i mezzi di comunicazione piu' evoluti, gli affiliati ed i tesserati sulla loro attivita' nell'ambito di una promessa di trasparenza che, spesso sbandierata, è attualmente del tutto ignorata.
NEGLI ANNI 2007 e 2008 sono stato componente della Commissione Etico-Morale della Fise e sono stato firmatario, assieme agli altri unanimi componenti, tra l'altro del parere relativo alla violazione da parte dell'attuale Presidente e del padre dello stesso (ai tempi Presidente della Consulta nonche' del Comitato regionale della Toscana) dei doveri di lealtà e correttezza previsti dal Codice etico e dalle norme federali per aver locato al medesimo Comitato regionale della Toscana, come sede, un appartamento sito in Viareggio di proprietà di società degli stessi, sottacendo agli organi federali tale proprietà ed il relativo conflitto di interessi ed, anzi, avendo votato il Presidente del comitato regionale a favore dell'operazione nella relativa delibera. Il citato parere non ha, però, avuto seguito o conseguenza alcuna.%%newpage%%
Situazioni similari nella dirigenza federale non dovranno più capitare per il che il sottoscritto sia in proprio sia quale rappresentante di Apice, nell'interesse dei proprietari ma anche di tutti i tesserati, intende impegnarsi nel futuro anche per realizzare un obiettivo che è totalmente mancante nel Programma del Presidente e, cioé, quello di riuscire nell'opera di moralizzazione di quella parte, fortunatamente piccola, della dirigenza dell'equitazione che non intende sottostare alle regole. Ciò farò comunque ed a prescindere dalla avvenuta o meno elezione, con i piu' legittimi strumenti giuridici e presso tutte le competenti sedi perché la fatica di coloro, e siamo tanti, che ogni giorno si sottopongono a sacrifici sia di tempo sia economici per coltivare questa meravigliosa passione sportiva non venga vanificata da una gestione della cosa pubblica contraria ai principi etici.
MOTIVAZIONI PERSONALI
Non vi è dubbio che gli Sport Equestri vantano in Italia una grandissima tradizione.
In questi ultimi anni il mondo dello sport in generale e quello degli sport equestri in particolare hanno subito radicali trasformazioni conseguenti ad un mutato quadro degli eventi, del pubblico e, soprattutto, della comunicazione.
Di conseguenza, gli elementi essenziali dell’equitazione quali il binomio, lo spirito sportivo, il sacrificio, l’impegno, la tensione agonistica si sono dovuti confrontare e coniugare con altri fattori, divenuti ormai anch’essi di primaria rilevanza, quali la necessità di una innovativa, dinamica, attenta e sana gestione degli eventi e delle risorse anche economiche nell’ambito, oltretutto, di un quadro normativo e regolamentare sempre più complesso.
Tale scenario, in via di continua e repentina trasformazione e radicalizzazione, comporta che la principale componente e, cioè, la prestazione sportiva debba essere supportata da una specifica attività manageriale di direzione e coordinamento.
In tal senso l’organismo direttivo massimo della Federazione e, cioè il Consiglio Federale composto dai principali artefici dello sport (tra i quali gli atleti ed i tecnici, come già previsto dalle recenti riforme statutarie) potrebbe giovarsi direttamente al proprio interno, dell’opera di figure professionali che possano supportare il principale obiettivo federale del successo dell’attività sportiva a livello nazionale ed internazionale.
Nell’ottica che precede, la presenza o permanenza direttamente nel Consiglio federale di soggetti con formazione professionale, assolutamente indipendenti e disinteressati, portatori di specifiche esperienze e conoscenze nel loro settore, conformemente alla esperienza già positivamente effettuata dal mondo imprenditoriale garantirebbe autonomia di valutazione e giudizio dell’organo collegiale in materia di indirizzo strategico e gestione delle risorse, riservando pur sempre ai tecnici la gestione delle specifiche problematiche di settore.
Da profondo amante degli sport equestri ho accettato l’invito di alcuni cari amici ad avanzare la mia candidatura alla carica di consigliere federale mettendomi, come sopra, a disposizione, quale soggetto indipendente, esclusivamente al servizio della passione di tutti, con l’obiettivo di diffondere quanto più possibile il nostro sport e di mantenere sempre alta la nostra grande tradizione.