Considerazioni sulla Registrazione al MASAF dei puledri sella italiano.
Lungaggini pregiudizievoli da parte delle istituzioni nel procedimento di registrazione in BDN (banca dati nazionale) dei puledri sella italiano. Il MASAF tarda nella consegna materiale del documento unico di identificazione a vita dei puledri sella italiano.
I proprietari dei puledri, effettuata la domanda di identificazione e registrazione dei nuovi nati nel libro genealogico del cavallo sella italiano tenuto dal Masaf, sono ad oggi costretti ad attendere tempi lunghi ben oltre un anno dalla richiesta per ottenere il documento identificativo del loro equide.
La mancata consegna dei documenti identificativi da parte del Masaf genera una serie di problemi che ricadono in primis sui puledri e sui di loro proprietari, pregiudicando peraltro il settore allevatoriale italiano anche nella concorrenza con i Paesi esteri.
Inutile dire che l’impossibilità di movimentazione pregiudica anche la compravendita ed il settore delle esportazioni dei puledri sella italiano all’estero.
Andiamo per gradi. La mancata emissione del libretto identificativo dell’equide comporta in primo luogo l’impossibilità di essere in regola con l’annotazione delle vaccinazioni, impedendo così la corretta tenuta del passaporto che genera l'idonea attestazione dello stato sanitario del puledro e di conseguenza il rischio paradossale per l’allevatore/proprietario di essere anche sanzionato in caso di verifica documentale da parte della ASL.
Cosa ancor più grave, il mancato possesso del documento identificativo pregiudica la possibilità di movimentare i capi e dunque impedisce qualsivoglia vendita/cessione, ed anche solo di poter trasferire il puledro in altra scuderia ed ancora, inibisce la partecipazione dei giovani esemplari alle rappresentazioni indette dallo stesso MASAF.
La vita “pubblica” del puledro, infatti, inizia a circa sei mesi di età, prima il foal è accompagnato dalla madre.
Le rappresentazioni dei puledri organizzate da MASAF sono esibizioni determinanti per il comparto allevatoriale italiano, poiché consentono da un lato di acquisire premi in denaro utili alla filiera e dall’altro sono opportunità per il futuro impiego sportivo dei singoli esemplari.
La consegna dei documenti identificativi, nei tempi attualmente previsti dal MASAF, anche oltre un anno e mezzo dalla richiesta, pregiudica la l’intera filiera allevatoriale che lo stesso MASAF programma, promuove e sviluppa.
Gli ispettori MASAF che gestiscono la regolare partecipazione ai circuiti sono tenuti a verificare il regolare possesso del documento di identificazione a vita dei puledri partecipanti, come prescritto dai regolamenti, ed in caso di mancato possesso del passaporto, laddove i proprietari siano stati diligenti e tempestivi nella richiesta di emissione al MASAF non vi è ragione di esclusione degli esemplari, seppure gli stessi risultino in situazione di apparente non conformità, considerato che la movimentazione del puledro é obbligatorio avvenga unitamente al documento.
In Italia nascono ogni anno circa 1500 puledri sella italiano e viste le difficoltà che il settore allevatoriale ha subito nell’ultimo ventennio, appare francamente ingiustificata la condotta del MASAF che si manifesta contraddittoria con gli stessi fini ed obiettivi istituzionali.
L’organizzazione nella gestione delle BDN è al momento in miglioramento anche grazie al nuovo assetto normativo e dunque, non si intende come un’operazione apparentemente semplice come la stampa dei documenti di identificazione possa essere ritardata al punto da paralizzare la vita del puledro per un anno e mezzo, considerando i gravi pregiudizi che la mancanza crea all’intero settore allevatoriale.
A seguito dei Regolamenti europei del 2016 e 2019, il 10.06.2021 la Commissione europea ha emanato il regolamento di esecuzione (UE) n. 2021/963 recante le modalità di identificazione e registrazione degli equidi in parziale modifica del regime preesistente.
La nuova normativa europea prevede un’identificazione unitaria degli degli equidi tra i Paesi membri dell’UE è stata recepita con il Decreto titolato "Gestione e funzionamento dell’anagrafe degli equini” emesso il 30.09.2021 dal Ministero della Salute di concerto con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
La nuova normativa è entrata in vigore il 10.01.2022, unitamente alle Note di istruzioni del Ministro della Salute ed al Manuale operativo, allegato A al Decreto, documentazione che offre le linee guida per la corretta procedura da seguire durante l’iter di identificazione e registrazione dei puledri (cd. sistema I&R) .
La normativa prevede tempi congrui e ridotti per l’adempimento delle dichiarazioni dovute, e non ha previsto un termine per la stampa e consegna del documento da parte del MASAF, prevedendo con Decreto il termine dilatorio di un anno per la definizione del procedimento.
Ebbene come abbiamo modo di constatare, la previsione ministeriale non rispetta i criteri fondamentali di salvaguardia dei puledri e non è pensato in ragione delle loro necessità di vita, movimentazione e partecipazione ai circuiti; ed il mancato rispetto dei termini genera lo stallo del comparto allevatoriale.
Comparando l’impianto normativo paritetico nei Paesi membri dell’Unione europea, rileva evidenziare che ad esempio in Germania la consegna del documento di identificazione è effettuata in circa due mesi dalla richiesta.
Si suppone e non si intende quali siano le difficoltà organizzative del MASAF, tenuto conto che rispetto ad altri libri genealogici il Ministero dispone, per quanto noto, di più considerevoli risorse interne, sia in termini di mezzi che di personale specializzato, ma evidentemente utilizzate in modo inidoneo, considerato lo scarso servizio offerto nell’esecuzione delle richieste, si auspica che il MASAF vorrà intervenire al fine di garantire legittima tutela dell’intero settore allevatoriale italiano ed al cavallo sella italiano.