Clamoroso alla FEI, bocciato il nuovo Statuto
LA PRIMA delle tre giornate di lavori dell'Assemblea Generale della FEI, a Copenhagen, si è aperta con un evento clamoroso: la bocciatura del nuovo Statuto della Federazione che prevedeva la ristrutturazione del Consiglio di Amministrazione, l'organismo di governo, con un passaggio da 19 membri a 7. Alla votazione erano rappresentate 102 Federazioni Nazionali: dei 98 voti validi espressi, 49 sono stati contro la nuova normativa, 48 a favore e un astenuto. Si interrompe un lungo processo di modernizzazione iniziato nel 1997 e accettato, in via di principio, nell'Assemblea Generale del 2005 a Londra. Il principale obiettivo della proposta di riforma era di arrivare ad un Consiglio più ristretto e dinamico, dotato di alta competenza e in grado di rappresentare le realtà regionali.
Dopo una lunga consultazione durata l'intera estate, in cui erano state accolte molte delle diverse richieste delle singole Federazioni, era stato predisposto un documento che prevedeva nel Consiglio un massimo di due membri per continente. A questo punto tutto il processo di modifica dello Statuto subisce una battuta di arresto, in quanto l'agenda dell'Assemblea Generale del 2010 è completamente impegnata dalle tematiche dello sviluppo regionale, del doping, del benessere animale e dalle iniziative commerciali e promozionali.