Ciao Rudy, maestro senza cattedra
Ancora ciao Rudy. Sei stato l'ultimo maestro senza cattedra (sulla quale non ti saresti mai seduto) di una ridotto ma fantastico gruppo di giornalisti romani sornioni, professionalmente ineccepibili, di una dolce vita capitolina dello sport. Quelli che ti insegnavano il "mestiere" tra un intervallo e l'altro delle corse o delle gare. Indimenticabili i pomeriggi con te a Capannelle, Tor di Valle, Piazza di Siena. Per capire quale vita hai vissuto in mezzo ai cavalli bastava assistere a un tuo incontro con i D'Inzeo e la confidenza, i ricordi che avevi con loro. Ci mancavi già da tempo, quando avevi deciso di lasciare i tavoli della stampa. Ora la tua assenza sarà venata di malinconia. Un abbraccio.