Cavalli a Roma, serve più attenzione ai veri protagonisti: i cavalli
Si è conclusa domenica sera, con il fortunato Gran Galà Fantasia, l'edizione 2016 di Cavalli a Roma. Un'edizione importante per novità, superficie ma soprattutto per la partecipazione. Tre giorni di code in biglietteria, di nove padiglioni affollati, di grande divertimento. Dal Western al Salto Ostacoli le tribune sempre piene hanno confermato le aspettative riguardo la forte affluenza degli appassionati del settore.
Tra degustazioni di cibo caratteristico, gare ed esibizioni le tre giornate sono passate fin troppo in fretta.
Tutto è iniziato con il taglio del nastro, venerdì mattina, un'inaugurazione resa spettacolare dall'arrivo dei 150 esemplari della mandria di Ponzano, arrivati in fiera dopo cinque lunghi giorni di viaggio. Sono stati più di duemila cavalli, di razze diverse, i veri protagonisti della kermesse romana, è per loro che sono accorsi visitatori da tutta Italia.
Cavalli a Roma cresce ogni anno: aumenta lo spazio, migliora l'organizzazione e la collaborazione tra l'ente fiera e le diverse federazioni, una sinergia che rende possibile istituire concorsi di livello sempre più alto che, in questa edizione, sono approdati nell'internazionale.
Grande entusiasmo anche da parte dei giovanissimi, ai quali sono state riservate tantissime attività come il battesimo del pony e i diversi percorsi didattici per avvicinare i bambini al cavallo.
Sicuramente c'è ancora molto da fare, ma i risultati del 2016 lasciano ben sperare. Il pubblico c'è, gli appassionati sono tantissimi, il cavallo, come sempre incanta esperti e profani.
Non rimane, dunque, che rimboccarsi le maniche per il 2017 sperando in un ulteriore miglioramento e, soprattutto, in una sempre maggiore tutela e salvaguardia del cavallo, l'unica vera star di questa manifestazione tanto amata