Caserta, che bella la Reggia e il concorso ippico al suo fianco!
Il Jolly non si chiama piu' Jolly, ma Royal, comunque l'edificio non si e' mosso (ovviamente) ed e' sempre li' vicino alla Reggia, con un comodo e grande parcheggio convenzionato al di la' della strada. Due passi a piedi e si entra nel bellissimo e curatissimo parco della reggia di Caserta. Le carrozzelle con i loro simpaticissimi cocchieri, con cavallini ben ferrati e tenuti benissimo, lavorano e si guadagnano onorevolmente e serenamente la pagnotta , portando in giro per i viali , i turisti che arrivano da tutto il mondo a godersi il sole ed il tepore di ottobre e lo splendido spettacolo. Ho visto pure una signora cocchiera che cantava allegramente con tutti gli ospiti del suo equipaggio.
Sono arrivata a Caserta sabato, in tempo per la 130 e la 135, desiderosa di vedere da bordo campo il livello a cui sono arrivati i cavalieri e le amazzoni che verosimilmente provengono, per ragioni logistiche ,dal centro sud.
Umbria, Lazio, Sicilia, Marche, Puglia, Basilicata,Calabria, Toscana, Emilia Romagna , Liguria : Veneto e Lombardia dal profondo nord, le regioni presenti. Di international :Andrea Pegnalosa colombiano di Roma.
Il terreno di gara non e' piu' solo un prato della reggia recintato, con ostacoli disseminati,; infatti un lavoro di drenaggio con sabbia e gramigna e' stato predisposto egregiamente. Certamente la pendenza rimane ed e' notevole e premia i cavalieri che san montare, controllare il cavallo nella dinamica, codesta pendenza premia i cavalieri e le amazzoni, che sanno cosa vuol dire un cavallo in equilibrio e che non si perde il posteriore in curva. Carlo Rotunno lo speaker, Travagliato il direttore di campo, sono garanzie nel contesto.
Indipendentemente dai risultati del gran premio di cui andro' a scrivere, devo dire che ho avuto subito un'ottima impressione generale, le mie congratulazioni vivissime a tutti gli artefici di questo lavoro. Molti giovani impostati correttamente, con assetti giusti, elastici, imboccature classiche, pochissima ferraglia in giro, i filetti e le forchette belle comode sono tornati di moda! Ovviamente ne sono lietissima. Ricordo come era triste Raimondo D'Inzeo, prima di morire, con tutte quelle monte rigide e sedute del momento. Fine, amen, passate di moda. Che sollievo! La 135 di sabato ha visto ben 14 netti al percorso base e non perche' il percorso fosse facile. Le insidie, tra cui una doppia gabbia in discesa c'erano, era di un buco di meno, di cui erano in grado i partecipanti. Nel barrage dieci netti a pancia a terra...a corrersi appresso l'un l'altro....che bello spettacolo! Ha vinto e non mi son certo stupita, per l'abilita' e la finezza dei rosicchiamenti in curva, per la capacita' di scegliere traiettorie e sequenze vincenti : Federico Ciriesi su Colour of fun. Dopo questa gara, un pensiero speciale va a Papa' Fortinelli che con una determinazione ed un coraggio encomiabile e' riuscito, dopo la recente alluvione che aveva distrutto il suo circolo ad Orvieto ( dove papa' mio Giulio Binetti, andava a trovarlo da Ficulle) a rimettere la struttura a posto ed a presentare in gara oltre al bravo e confermato figlio Gianluca Fortinelli un giovane cavaliere: Nico Lupino, che mi aveva colpito per l'abilita', prima di sapere che fosse un suo alllievo. Queste sono le belle basi su cui si sta formando l'equitazione italiana ed il bel futuro coincide con l'ottimo presente!
L'appassionato e competente pubblico di Caserta ha sempre affollato i bordi del campo del concorso....pure ai miei tempi era il caso di conservarsi bene il posto in tribuna.
Il tracciato del Gran Premio Coppa d'oro Citta' di Caserta nella sua 55esima edizione prevedeva 12 ostacoli con 14 sforzi. La doppia gabbia in salita al n' 8 era composta da dritto, 2 tempi dritto, 1 tempo largo. La gabbia, alla fine del percorso al n' 11 aveva un largo in ingresso ed 1 dritto ad 1 tempo in uscita. Il percorso terminava al n' 12 con una spezzata in discesa a mano destra, su di un largo pari, di fronte alla tribuna. Percorso tosto ed errorabile in ogni dove. 31 i partenti . Si son viste pure piantate. I primi dodici classificati in base alle penalita' ed al tempo avevano diritto di entrare al secondo giro.
Ha vinto la gara con l'unico doppio netto il cavaliere siciliano Ernesto Vacirca su Ultimo FS , secondo Giampiero Garofolo su Luce del Castegno, cavalla italiana di 11 anni di proprieta' di Simona Gigante, con 4 penalta' al percorso base ed il miglior tempo delle 4 penalita' totali, terzo Giulio Carone su Calos, quarto Eugenio Grimaldi su Unit 2 e quinto Simone Coata su Cannavaro 17.