Capannelle. Trionfo italiano nel G.P. Lydia Tesio
ROMA. Trionfo italiano nel Lydia Tesio per merito di Sound of Freedom, la bellissima saura in giubba blu-oro della Effevì, impeccabilmente montata da un ispirato Fabio Branca, che, su un terreno piu’ pesante – alzano molto – di quel morbido ufficialmente dichiarato in mattinata, in retta d’arrivo sceglie la corsia interna, quella dove si galoppa meglio mentre la francese Zghorta Dance, l’allieva di Jean-Claude Rouget che aveva mirato l’obiettivo, è indirizzata su traiettorie esterne da Mendizabal. In mezzo alla pista si propone anche Laganore, con il leading jockey britannico Jim Crowley. Ha già alzato bandiera bianca la tedesca Sarandia, favorita tecnica ma completamente a disagio sul terreno dopo aver provato ad allungare all’intersezione delle piste.
A contatto con i primi sono ancora, al paletto dei 350 finali, Plein Air che ha scandito l’andatura dal via e l’altra ospite Persona Grata, in crescendo con il passare dei metri. Sound of Freedom che ha corso appostata sui primi fin dalla sgabbiata, nell’ultimo furlong è in vantaggio all’interno, Ioritz Mandizabal al largo sostiene energicamente la rincorsa disperata di Zghorta Dance, Laganore non cambia passo, così può esultare Fabio Branca e il team della saura, ritrovata dopo una negativa parentesi estera. La figlia di Duke Of Marmalade allevata dalla Razza del Velino, per il training dei Botti, vince il primo gruppo 1 della carriera su una pista che adora dove a tre anni aveva centrato il Regina Elena e conquistato il secondo posto nel Derby. Monta magistrale di Branca in una giornata d’oro anche per un altro nostro fantino, il bravissimo Dario Vargiu, che firma il triplete nelle altre corse in neretto del super pomeriggio delle Capannelle.
Nel Premio Conte Felice Scheibler, per i tre anni sui 2200, si impone il grigio Way to Paris, tre anni di casa Marcialis, che respinge fin sul palo l’arrembante Time to Choose. Quindi, sul miglio del Ribot, ecco al proscenio il grizzettiano Greg Pass, che passa a 250 dalla conclusione e resiste al rush notevole di un Basileus non fortunatissimo nello svolgimento. Ben battuto l’atteso Kaspersky, che conduce ma in retta affonda su un terreno non suo. Tra le ‘bambole’ dell’Ubaldo Pandolfi va dritta come una spada Sopran Verne, ancora Dario Vargiu per Grizzetti al training, con la puledra allevata e di proprietà di Leonardo Ciampoli – mister Sopran che si stacca nettamente davanti alle tribune lasciando a largo intervallo My Lea.