Brambilla, Movimento Animalista: «La parola chiave è rispetto. Cavalli animali d’affezione»
Abbiamo una classe politica inadeguata e insensibile. Nessun partito ha mai considerato il tema animalista e ambientalista con l'importanza che merita». Non ha usato mezzi termini l'onorevole Michela Vittoria Brambilla nel corso della presentazione delle linee programmatiche del suo Movimento Animalista. «Ma la nostra agenda politica – ha aggiunto – copre tutti gli ambiti dell'attualità e delle sue emergenze». E così nel corso dell'incontro milanese si è parlato di flat tax e di giustizia, di sicurezza e di sviluppo, di lavoro, pace e diritti civili.
«Proponiamo la parola rispetto come nuova chiave di lettura per la migliore convivenza: rispetto degli animali, dell'ambiente, della vita in tutte le sue forme, delle persone, dei loro diritti, delle loro scelte, della nostra cultura di quella altrui ma, soprattutto, rispetto delle leggi».
Una visione a tutto tondo, quella del ministro del Turismo del IV Governo Berlusconi, che chiede a gran voce il riconoscimento nella Costituzione italiana degli animali quali esseri senzienti secondo l'articolo 13 del trattato di Lisbona, con tutela dei loro diritti e del loro benessere.
«È tempo di riconoscere il valore sociale del rapporto tra l'uomo e gli animali, in particolare quelli di affezione. Per questo ne chiediamo l'inserimento anche nello stato di famiglia».
La questione “cavallo” è piuttosto delicata e si fonda sul riconoscimento come animale d'affezione, con esplicito divieto di macellazione. «Il cambiamento dell'ottica in cui vederlo è epocale. No all'esasperazione dell’ippica e dell'agonismo, ma sì alle passeggiate nella natura», ha precisato Brambilla, che ha poi attaccato la Giunta Raggi sull’annosa questione delle botticelle, puntando al divieto di utilizzare gli animali per la trazione di veicoli.
Importanti le prese di posizione riguardo l’attivazione di un servizio sanitario mutualistico a sostegno delle famiglie meno abbienti, la rideterminazione della aliquota Iva sugli alimenti e l'esenzione dell'Iva per le prestazioni veterinarie. «La salute è un diritto di tutti i componenti di una famiglia, animali compresi», ha detto l’onorevole.
Di rilievo anche la protezione richiesta per gli animali destinati oggi all'abbattimento, la riduzione della durata massima del trasporto che non superi le sei ore attraverso un accordo a livello europeo (oltre 42mila le macellazioni totali nel 2016, nella stragrande maggioranza cavalli importati con viaggi dell’orrore di giorni e giorni per migliaia di chilometri) e il monitoraggio video nei macelli.
Il Movimento animalista chiede poi l’istituzione del Garante dei Diritti animali, che vigilerà sulla corretta applicazione della normativa nazionale e comunitaria, o, in alternativa, l'istituzione di una Commissione bicamerale, e auspica la fusione tra i dicasteri dell’Ambiente e delle Infrastrutture in un ministero della Sostenibilità. Per quanto riguarda il codice penale, Ma si batterà affinché siano previsti reati contro gli animali – riconosciuti come titolari del diritto al di là della pietas del proprietario – e siano inasprite le pene per chi li commette, prevedendo nuove circostanze aggravanti, in netta contrapposizione alle depenalizzazioni “passate in giudicato” con il governo Renzi.
«La tutela e il rispetto degli animali e dell'ambiente rappresentano una lotta di civiltà che deve unire, non dividere. Alle prossime elezioni amministrative e politiche il Movimento Animalista si presenterà con il proprio simbolo. Il nostro codice è già scritto ed è pronto per essere attuato. Alleanze? Solo con chi condividerà i nostri obiettivi», ha concluso l’onorevole Brambilla.