Bartalucci, mettersi in discussione anche se si vince
Duccio Bartalucci - direttore FISE delle discipline non olimpiche - negli Stati Uniti, a Palm Beach in Florida, è iniziato il 12° Campionato del Mondo di Polo con una squadra azzurra in campo…
L’importante è esserci. Ci sono le più forti Nazioni del globo, ma molto dipenderà dai cavalli che ci verranno assegnati, quelli toccati in sorta all’Italia. Pur se gli organizzatori cercano sempre di dare un'omogeneità, ci sono dei soggetti superiori agli altri e che possono determinare i risultati delle partite. Comunque siamo una Nazione in crescita in questa disciplina, l’abbiamo dimostrato negli ultimi anni in eventi continentali ed intercontinentali, sono sicuro che faremo una buona figura.
Il 2022 è stato un anno buono per le discipline equestri non olimpiche, l’Italia è salita più volte sul podio.
Si e in più discipline. Nell’Horseball, al Campionato Mondiale in Francia, abbiamo presentato cinque squadre e tutte sul podio, come non era mai successo. Negli Attacchi Lupacchini ha vinto la Coppa del Mondo a Lipsia e due ragazzi - Davide Zanella e Rebecca Greggio - al Volteggio “pas des deux” nel Mondiale di Herning hanno centrato la medaglia di bronzo, più altre due medaglie di bronzo negli Attacchi singoli agli Europei Children (Francesca Consolini) e Juniores (Bice Castelli). Nell’Endurance agli Junior/Young Riders (in questa disciplina non sono divisi ma associati) nell’individuale con Francesca Coppini e la squadra sono state conquistate ancora due medaglie di bronzo. Un bottino totale di 11 medaglie. Nello stesso Polo siamo andati a segno in campo femminile.Quello del quale sono però particolarmente soddisfatto è il lavoro fatto sul territorio dalle Commissioni Tecniche per allargare la diffusione di queste discipline.
Credo - questo è un mio pallino di sempre - che i risultati possano arrivare a volte per casualità, ma quando - come accade da alcuni anni in alcuni settori non olimpici - c’è una ripetitività di buoni risultati, penso che questo sia anche il frutto di una programmazione sportiva che non deve mai venire meno.
Si sono tenuti ai Pratoni del Vivaro i Mondiali di Attacchi. E’ stata una buona presenza quella dell’unico rappresentante azzurro?
Cassottana era al debutto a questo livello di competizioni, ha gareggiato con onore e con buona qualità. Chiaramente nel comparto degli Attacchi sulla situazione del tiro a quattro siamo meno presenti e meno competitivi nelle gare internazionali in questo momento. Però è stata significativa la sua qualifica e nelle tre giornate di gara Cassottana si è comportato in maniera adeguata.
Altre gare importanti fino alla conclusione della stagione 2022 quali saranno?
Intanto c’è appunto in corso in Florida il Mondiale di Polo, poi ci sarà una manifestazione importante di Reining con il Campionato Italiano Assoluto a Verona nelle settimane successive alla World Cup di Salto Ostacoli e cioè dal 18 al 20 novembre. Si concluderà pure il circuito che abbiamo istituito nell’Endurance, quello dei giovani cavalli con una gara a Travagliato a fine mese. Si andrà insomma a completare tutto il programma. Comunque, secondo il mio parere, dovremo mantenere in tutte le discipline la barra dritta. Questo è un problema purtroppo non solo degli sport equestri ma anche di altri in Italia: non dobbiamo essere autoreferenziali ma mettersi in discussione sempre, sia quando il risultato non arriva che soprattutto quando lo centriamo, perchè questo non sia l’exploit di una volta ma la possibilità di ripeterlo anche in futuro.