Barcellona, Italia fuori dalla finale
Barcellona - La realta' questa volta e' triste e dura. E ne sono addolorata. Decimi, niente finale.
Verrebbe voglia di spezzarla in due , questa realta',vedendo i soli due splendidi netti di Emilio Bicocchi e di Alberto Zorzi. Parliamone, parliamone subito:
Dopo le 24 penalita' di Juan Carlos Garcia e' entrato in campo Alberto e con Ego Van Orti, un cavallo che ha in lavoro da pochissimo, ha stampato un netto preciso, leggero leggero , su quel percorso difficilissimo di quel bravo, esperto e severo direttore di campo che e' Santiago Varella.
Tredici salti distributi per tutto il campo non piccolo, ovviamente, del polo club di Barcellona.
Bisognava saper e galoppare e girare, nonche' resistere fino alla dura sequenza finale prima del traguardo : doppia gabbia marroncina vicino alle tribune, dirittura in diagonale, a quattro tempi su fossi , per finire, verso la porta.
Alberto Zorzi ha 28 anni ed ha delle mani da Mozart a cavallo, oltre ad un assetto da manuale; i cavalli diventano tutti lievi sotto la sua sella , sereni e collaborativi. Ego e' trasformato. Sembrava "solo" un cavallo potente, ora e' un cavallo plastico. Si fida e collabora e fa netto ad ogni colpo. Spettacolo .
Emilio Bicocchi e' nato vincente e campione, per ora ha tre titoli di campione italiano. Con Ares all'inizio non ha avuto vita facilissima, perche' Ares ha una personalita' non ...facilissima. Ah si? Ha vinto Emilio, Ares svolazza ed e' diventato preciso e collaborativo, nonche' attento . Netto, ma che netto ed in che prova!
A Bruno Chimirri e' andata storta dal 10 in avanti.
Totale 13 penalita' . Quelle che ci hanno portato alla decima posizione.
Difficile partire per ultimo, difficile, tanto difficile. In passato gli era riuscito di resistere, ma vorrei sapere perche' quel cavallo ha toccato. Non ho visto errori di interpretazione da parte di Bruno ,a parte forse un poco di mancanza di impulso in curva verso il 10 che era un largo schiena alla porta.
Quello che e' successo prima di affrontare la gabbia ed in gabbia bisognerebbe chiederlo a Bruno.
La legge dello sport e' feroce, ma pure Bruno sapra' essere feroce. Far tesoro di quanto e' successo ed andare avanti meglio. Forza Bruno! Coraggio!
Ci ha ovviamente colpiti il Canada , l'unica squadra a finire con zero penalita'; ed il nostro plauso ( e non e' la prima volta) va soprattutto a Tiffany Foster.
Ricordo benissimo quando Tripple X III e' finito sotto la sua sella e le sue cure. Era un bel cavallo a fine carriera che toccava, per svogliatezza o noia : dritti e riviere.
Ora a quindici anni si presenta a Barcellona lucido e pimpante e non ci pensa minimamente a toccare niente. Riviera, fossi, dritti, larghi. Sono un binomio splendido ed una carta preziosa per la simpatica squadra canadese, su queste toste tenzoni.
Harrie Smolder pure qui, questa volta in squadra per la sua nazione, l'Olanda che e' in finale, ha vinto il premio GB: intitolato Piero D'Inzeo.
Piu' vedo questo cavaliere all'opera e piu' mi ricorda il nostro grande campione e maestro. I suoi cavalli saltano molto, ma il farlo in soupplesse , con educazione muscolare e mentale, allevia la fatica e fa si' che il compiere percorso netto diventi un'abitudine normale.
La classifica: Le prime 8 squadre che accederanno alla finale di sabato:
Primo il Canada, secondi, con quattro penalita' : Olanda, Stati Uniti, Germania, Francia.
Una delle prossime squadre : Svizzera, Belgio, Svezia, Irlanda che hanno concluso con 8 penalita' non potra' partecipare alla finale. E' l'Irlanda ad essere scartata, per il peggior risultato nella somma dei tempi. Decimi noi con 13: e' gara di consolazione.