Bagnaia, un bravo a Turchetto & company
GENTE! QUAL HOMBRE!
Un simpatico Signore Argentino Fidel Segovia, su di un bellissimo e possente baio di 9 anni KWP, é stato l'unico doppio netto del difficile Gran Premio della Bagnaia su 57 partenti. Poco tempo fa ricordavo, "qué casualidad", Defendente Pogliaga: ebbene el Senor Segovia lo ricorda molto e nel bellissimo modo di montare in avanti, con i cavalli sempre ben raccolti, in equilibrio, con i posteriori sotto, fin dopo l'ultimo ostacolo....e nel fisico, con il busto non lungo rispetto alle gambe. Doppio netto, dicevamo, l'unico, mettendo in riga tutti i "ragazzi".
Il percorso base, senza riviera, era su dodici salti: tosto ed errorabile, premiante monte molto attente e raffinate. Le barriere, leggere, volavano non appena sfiorate.
Micidiale la sequenza finale: un fosso, sormontato da tre leggere barriere, come terzo elemento di una dirittura, composta da due larghi e codesto fosso sormontato dale tre barriere e la doppia gabbia, come n' 11.
Tre i netti al percorso base: Segovia, Bonomelli, Minoli.
Nel difficile primo giro, tra gli italiani, mi hanno molto rallegrato le positive prove di:
- Roberto Turchetto,non certo fortunato al barrage, tra i 15 ammessi, ma bravissimo, elastico e solido in sella oltre ogni dire (roba da volare, se non avesse un assetto da manuale, con gambe strette e mani leggere, nonchè una
sensibilità superiore nell'acchiappare i momenti giusti per gli interventi). Il cavallo di Roberto, dopo il largo della gabbia, ricevendosi, si é raggiunto, si é strappato un ferro, ha inciampato e non è caduto solo grazie
all'abilità del cavaliere, che si é piazzato comunque ottavo, finendo il percorso del barrage: netto.
- Luca Maria Moneta, ottimo secondo, deciso ed in avanti come piace a me.
- Filippo Bologni, che se continua così, l'anno prossimo lo vince lui il Gran Premio!
- Emilio Bicocchi che ha presentato il cavallo italiano Istrione del Terriccio, di 8 anni, migliorato ... tanto , da affrontare cosi bene una sì difficile gara.
Tra gli stranieri un encomio particolare al cavaliere della Nuova Zelanda, Meech Daniel, ed alle amazzoni Svedesi e Norvegesi.
Non è stata giornata per Santiago Lambre, che ha concluso il percorso base con 16 penalità, tutte "pelate", ma quattro errori.
Mentre dopo il gran premio di Arezzo ero un po' sconfortata dalle prove dei cavalieri azzurri, qui mi sono rallegrata, hanno montato bene in tanti.
Se continuano così, cercando di inseguire un Fidel Segovia, sono sulla giusta strada.