Aspettando lo European Pattern Committee
Il prossimo gennaio si terrà la riunione annuale dello European Pattern Committee, la commissione che esamina le Pattern e le Listed del galoppo europeo, per approvare le modifiche di status per la stagione 2024.
Nell'incontro dello scorso 3 febbraio, relativo al 2023, erano state esaminate 425 Pattern (Corse di Gruppo) e 415 Listed, con notevoli dequalificazioni di alcuni eventi italiani: due Gruppo 2 (Milano e Federico Tesio) declassati a Gruppo 3, tre Gruppo 3 (Tudini, Sergio Cumani e Umbria) declassati a Listed, quattro Listed (Criterium Nazionale, Gardone, Bersaglio e Unire) hanno perduto lo stato di Listed.
Per il 2024 sono a rischio retrocessione, sulle complessive 48 sotto il controllo della commissione, 16 corse italiane, 13 per la Germania, 8 per la Francia, 4 per l'Irlanda e la Scandinavia, 2 per la Gran Bretagna e 1 per la Turchia.
Un continuo, costante degrado delle più importanti corse di galoppo italiane, nessuna delle quali ormai è una Pattern di Gruppo 1.
Le cause sono sotto gli occhi di tutti: la più evidente e macroscopica è il ritardo del pagamento dei premi agli stranieri. Il concetto che se non paghi i premi in tempi brevi - e non con semestri di ritardo - i cavalli stranieri di qualità non hanno alcun interesse a partecipare alle corse italiane, con conseguente abbassamento del livello qualitativo (il rating) dell'evento, evidentemente non è chiaro ai gestori dell'ippica nazionale. O forse è chiaro, ma non esiste la volontà e la capacità di intervenire per modificare la modestissima realtà.
E poi l'allevamento del galoppo italiano è un'ombra, coi suoi 500-600 nati l'anno, rispetto ai quasi 9.000 dell'Irlanda, ai circa 5.000 della Francia e ai 4.500 della Gran Bretagna. Una tendenza di cui non si vede la minima inversione.
Aspettiamo lo European Pattern Committee....