"Arezzo, complimenti a Consorti e al suo Coccodrillo"
Caro Direttore, il gran premio di Arezzo, un'occasione piacevole per riincontrare amici "equestri". Che dire della prova? Per prima cosa congratulazioni al Direttore di Campo, il percorso non era cattivo per niente, ma errorabile un po' dappertutto. Chi faceva errore agli ultimi salti sovente era perché, strada facendo, si era perso la testa e l'impulso...Troppi! Troppi errori simili per questo motivo.
Non si è perso la testa nè l'impulso, mai, né sul primo, nè strada facendo, né al percorso base, né nel barrage il vincitore: Santiago Lambre su Wasabi. Un cavallo normalissimo, nulla di speciale, ma montato talmente bene che...speciale lo é diventato e ha battuto tutti.
Tra i nostri, mi ha colpito (era la prima volta che lo vedevo in diretta e non solo in Tv) Giovanni Consorti. Eccezionale! Con un cavallo, Coccodrillo, dal quale più dell'80% dei cavalieri presenti non avrebbero cavato nulla. Lui ha fatto una bellissima gara.
Altro cavaliere azzurro che mi é piaciuto tantissimo è stato Davide Kainich. Già in Tv ero tutta contenta per come si è vinto bene la sei barriere, ma nel gran premio era lì che dava il cuore, con il cavallo compresso, in avanti, in equilibrio giusto sempre, con una sacrosanta capacità di programmare da lontano gli avvicinamenti. Miracolo? No, equitazione. Mi é piaciuto molto il cavallo svedese Cornetto, montato bene da Albero Carrano.
Gli ultimi due italiani che cito sono Alberto Zorzi ed il "Professore" Filippo Moyerson.
Jane Richard, arrivata seconda, non si é smentita ed ha confermato la sua bravura ed il suo coraggio.
Cito tra gli stranieri per l'eleganza e la bravura Eugenie Angot.
I "cincischiamenti"....il "far di conto da ragionieri" é fuori moda. Il dio dello sport non lo permette più. Il primo italiano piazzatosi nel Gran Premio é Davide ed è stato bravissimo, come ho già detto, ma è arrivato settimo. E gli stranieri presenti ad Arezzo erano bravi sì ma non cavalieri di prima squadra, nei loro Paesi.
Sveglia!
GIOVANNA BINETTI