Anima Equina, serve aiuto per i cavalli
Riceviamo e volentieri pubblichiamo,
Gentili Signori questa nostra lettera ha lo scopo di portare alla Vostra Cortese attenzione il fulcro pulsante del lavoro di AnimaEquina Onlus, la sua finalità e le sue infinite difficoltà.
Dopo cinque anni di attività, portati avanti con immensi sacrifici anche personali, abbiamo compreso che i nostri limiti sono dati dall’essere sole.
Siamo quattro donne, tutte con famiglia e rispettive vite, tutte unite dalla passione per i cavalli e dal sogno di riuscire a garantire, alla maggior parte di loro, una vita serena fino alla fine dei loro giorni. E fino ad ora abbiamo avuto successo e siamo riuscite a trovare nuove case per oltre 200 cavalli e asini.
Ma siamo sole.
Ci troviamo ad affrontare urgenze giornaliere, sequestri e casi di maltrattamento…ma siamo quasi arrivate al punto di non potervi più far fronte per mancanza di liquidità.
I cavalli costano. Specialmente quelli che nessuno vuole più.
Ci siamo anche trovate a dover pagare di tasca nostra il trasporto di cavalli sotto sequestro. Non era nostro compito ma per evitare che i cavalli sparissero l’abbiamo fatto. Anche perché le forze dell’ordine in questione ci hanno sollecitato in tal senso, pena “l’affidamento” dei cavalli ad un commerciante.
Ma, ci chiediamo, chi è responsabile delle spese dei sequestri?
Abbiamo appena appoggiato un altro sequestro e quest’ultimo Comune si è fatto carico delle spese di trasporto, di riconoscimento degli equini e delle spese di mantenimento per almeno 2 mesi, dandoci così tempo e modo di agire secondo le nostre competenze e il nostro ruolo: trovare adozione ai cavalli e garantire loro una nuova vita.
AnimaEquina Onlus è riconosciuta e operante nel Settore Primario Socio Sanitario e il nostro raggio di azione potrebbe essere molto più ampio di quanto sia ora.
La Onlus vive con i fondi ricavati dai tesseramenti e dalle donazioni, ma, come potrete ben comprendere, i soldi necessari per occuparsi di sempre maggiori emergenze non sono mai sufficienti e spesso in realtà non ci sono proprio.
Siamo state sul punto di mollare, di chiudere e di non accettare più sequestri…ma non ce la sentiamo di abbandonare tutti i cavalli e gli animali che necessitano del nostro aiuto.
La cosa che però è certa è che abbiamo bisogno del sostegno di tutti e di aiuto economico: il nostro è un lavoro di volontariato che, direttamente e indirettamente, tocca ed è utile a tutti. Ma troppo spesso ci siamo viste scaricare addosso delle situazioni molto difficili e di estrema urgenza, con le conseguenti responsabilità, anche dalle autorità che avrebbero dovuto occuparsene.
A tal proposito ci dispiace sottolineare e constatare che, chi dovrebbe aiutarci a sbrogliare situazioni di riconoscimenti, documenti ed esami asl, ci mette invece, nella quasi totalità dei casi, in serie difficoltà, senza nemmeno provare a preoccuparsi del problema o provare ad aiutarci a risolvere. Fortunatamente abbiamo incontrato qualche ufficio ASL e ARA che ci tratta come collaboratori e ha compreso che il nostro lavoro facilita anche il loro. Altri sembrano purtroppo infastiditi, forse portiamo loro troppo lavoro “in più”? Ci dispiace sfiorare la polemica ma purtroppo le nostre lotte con i vari uffici sono all’ordine del giorno e, oltre a farci perdere tempo spesso prezioso in situazioni di emergenza, sono snervanti. E’ come sbattere quotidianamente contro dei muri di gomma.
Comprendiamo anche che l’organizzazione sanitaria veterinaria e quella anagrafica sono nel caos più totale: non è possibile, trattandosi sempre di cavalli, avere su 20 regioni, quasi 20 modalità di azione differenti. Certo, le differenze e le esigenze regionali rimangono e devono, soprattutto per la parte sanitaria, permanere. Ma le principali linee di riconoscimento e primarie regole sanitarie dovrebbero, secondo noi, essere equiparate su tutto il territorio nazionale. Sarebbe molto più semplice e si eviterebbero molti problemi.
Sempre più Comuni e sempre più Enti ci contattano per avere aiuto, questo perché lavoriamo seriamente, con passione e senza estremismi di sorta.
Più contatti vogliono però dire più cavalli da salvare e sistemare, e i fondi invece rimangono sempre gli stessi e spesso diminuiscono invece di aumentare.
Siamo quindi qui a chiedere sostegno e sponsorizzazione economica o di materiali o di tutto quello che può esserci utile, da tariffe asl agevolate a trasporti e visite veterinarie pro bono.
Chiediamo inoltre che i Comuni e le autorità preposte si attivino per attuare controlli sui loro territori in modo da non trovarci a dover affrontare in tempi disumani situazioni come quelle dei cavalli dell’Aveto, dei cavallini della Giara o dei tanti allevamenti in fallimento che lasciano i cavalli in totale incuria e accoppiamento libero e selvaggio.
Confidiamo nella Vostra comprensione e nel passaparola di questo nostro appello.
I cavalli e gli equidi in generale sono preziosi, aiutateci ad aiutarli.