Ancora progressi per i Veterani in sella
I Veterani dell’Esercito che partecipano al programma di Interventi con il Cavallo, progetto denominato Veterani In Sella (V.I.S.), presso il Centro di Riabilitazione Equestre “Girolamo De Marco” - ONLUS di Roma, (C.R.E.), progrediscono ancora nel loro percorso equestre.I Veterani sono ormai capaci di condurre i propri cavalli, anche al di fuori del rettangolo in sabbia.
Mercoledì 5 aprile, il gruppo di Veterani ha partecipato ad una passeggiata nei ventitré ettari di verde dell’Ippodromo Militare di Tor di Quinto, sede del Centro Ippico Militare dei Lancieri di Montebello e reparto di Cavalleria dell’Esercito Italiano di stanza nella Capitale.
Nell’attività in esterna sono stati seguiti dall’equipe di professionisti del settore degli I.A.A. che operano presso il C.R.E. e dagli istruttori militari di equitazione degli stessi Lancieri di Montebello che quotidianamente presiedono le attività addestrative equestri del Reggimento ma contestualmente rendono disponibili i cavalli dell’Esercito effettivi al reparto indispensabili per questo progetto.
Tutti hanno avuto modo di mettersi alla prova affrontando delle difficoltà rispetto al lavoro quotidiano. Lavoro in dislivello, passaggio di piccoli fossi ed attraversamento di uno specchio d’acqua, sono le prove che i Veterani hanno avuto modo di affrontare con tranquillità in relazione alle poche ore trascorse in sella.
Il progetto V.I.S., iniziato a settembre 2022 e che terminerà a giugno 2023, unico di questo genere in Europa, ha permesso a chi ha più volte messo a rischio la propria vita per difendere i valori di libertà dell’intera collettività, di vivere momenti di serenità, divertimento e solidarietà reciproca, grazie alla mediazione del cavallo.
L’aver partecipato a questa passeggiata, tutti assieme con i colleghi cavalieri militari dei Lancieri di Montebello, rappresenta ancora una volta la capacità del cavallo di permettere la costruzione di nuove dinamiche relazionali indirizzate alla condivisione e all’inclusione, e conferma come il suo impiego in prospettiva riabilitativo/terapeutica meriti sempre più attenzione.