Amarcord: uomini e cavalli che fecero "le corse degli italiani"
“ Le corse degli Italiani….” Già, cosi erano definite e fino a pochissime stagioni orsono le prove francesi per i due anni nei mesi che vanno da fine giugno ad agosto. In sostanza il Bois, il Papin, il Cabourg, il Morny tutte sulla breve oppure volendo allungare fino a 1400, epicentro in agosto più o meno, ecco i rosa Six Perfection e Calvados oppure per tutti il Boutin.
Le corse sui 1400 onestamente sono state molto meno frequentate dai nostri ma quelle sulla breve sono ricchissime di presenze ovviamente coronate da buoni risultati e , diciamo pure, da ben una cinquantina di anni, metà anni 70.
Lo spunto per questa riflessione ci viene dalla constatazione dello scarno Papin di questo 23 , peraltro con esito confortante perché ha confermato il Bois, solo una cinquina e senza la presenza di chi ha vinto il nostro Papin che è il sempre notevole Primi Passi. A meno che e sarebbe splendido, la nostra Folgaria non abbia in animo di allungare magari nel Six Perfection a fine luglio oppure a metà agosto aspettare il Cavados. La nostra personale convinzione è che la straordinaria Folgaria vista in azione nel Primi Passi avrebbe lottato eccome nel Papin….
Perché le corse degli Italiani ? Perché , forse ancora meglio che su altre distanze ed età, in quella particolare stagione i nostri migliori e precoci due anni hanno sempre o quasi cercato la valorizzazione in Francia e quindi in quelle quattro corse veloci, diciamo molto nel Papin, abbastanza nel Morny e non mancano le sortite anche nel Bois ( che meraviglia Fly To The Moon) ma anche nel Cabourg come ci ha insegnato Fabio Brogi. In queste corse si sono fatti onore, citiamo scavando nella nostra memoria, ben piazzandosi ed anche vincendo un mare di nostri alfieri, di quelli che dimentichiamo può essere divertente per il Lettore completarne la citazione.
Noi ricordiamo El Muleta, Godot, Grease, ( ah che meraviglia casa Benetti) Egmont, Alpherat, Samler, Policrok ( gli anni splendidi di Sandrino Perrone), poi la epoca di Riccardo Menichetti con i ragazzi Olmo come Pleasure Place, Shifting Place, Magritte, in settembre invece , se non ricordiamo male, Bob Brogi e Paolo ed Emma Agostini iniziarono il percorso internazionale di Le Vie dei Colori, ah quella narice nel Gran Criterium… Bruttina fu seconda nel Morny, Rolly Polly vinse il Papin , gestione mercuriana di Bruno Grizzetti che portò Salure al terzo nel Gran Criterium, ci furono per Armando Renzoni Lui Rei e Golden Titus, uno primo e l’altro secondo, invece Vittorio Caruso attese il Criterium di Maisons Laffitte per Blu Constellation, chiaramente per vincerlo. Abbiamo gioito per Omaticaya, eccome. Allo stesso modo per le sortite ultime di casa Guerrieri … e poi ? E poi tutti quelli che l’incedere del tempo cancella dalla nostra memoria ma non certo dalla vostra e siamo sicuri che non sono pochi e che ogni Lettore avrà modo di divertirsi a coprire la nostra mancanza.
La considerazione , ci auguriamo condivisa, è proprio quella di esprimere una speranza che si basa su mezzo secolo di partecipazioni eccellenti e cioè che non dobbiamo assolutamente smarrire la nostra vocazione mercuriana che è la base colta del nostro mondo. Solo il confronto ci da adeguata dimensione. Un viaggio meraviglioso, iniziato subito dopo la prima guerra, da giganti come De Montel e Tesio e continuato da altri fantastici proprietari come i Crespi, Visconti, Mantovani cui si unirono in seguito tutti gli altri stupendi e straordinari alfieri del nostro grande Turf. E’ a loro che dobbiamo cento anni di Storia che non si cancellerà mai e che va ben oltre le stagioni dei due anni e che nel tempo alla iniziale preferenza per la Francia saprà unire quella per l’Inghilterra e Irlanda in una visione completamente mercuriana e cosmopolita del Turf.
Guai a cancellarla dal nostro retroterra colto. Lo dobbiamo ai meravigliosi campioni frutto del genio dei nostri allevatori e proprietari….. anche qui per difetto, rendiamo onore e gloria ad Apelle, Ortello, Crapom, Pilade, Sanzio, Donatello, Nearco, Bistolfi, Navarro, Niccolò dell’Arca, Orsenigo, Macherio, Archidamia, Traghetto, Tenerani, Fante, Toulouse Lautrec, Nuccio, Botticelli, Ribot, Movedo, Prince Royal, Marguerite Vernaut, Tadolina, Exar, Stratford, Rio Marin, Appiani, Hogart, Ruysdael, Ortis, Habat, Orange Bay, Grundy, Bolkonski, Le Moss , Moon Ingraver, Madang, Tony Bin, Old Country, Carrol House, Sikeston, Falbrav, Altieri, Misil, Electrocutionist, Worthadd, Falbrav, Ramonti, Groom Tesse, Le Vie dei Colori e ci fermiamo cosi che possiate riempire da soli le innumerevoli caselle che ancora mancano alla completezza del nostro elenco.