Albenga, il campionato senza frusta riparte con Memorial Banchelli
Prende il via mercoledì 22 febbraio dall'Ippodromo dei Fiori di Albenga il Campionato delle Stelle 2023, una delle rare cose del trotto italiano capace di uscire dal ghetto autoreferenziale in cui la nostra ippica si è cacciata da sola e anche per questo la nostra testata plaude sempre (oltre che per la passione amatoriale dei partecipanti e alla bella, ormai imprescindibile, idea di gareggiare senza frusta) alle iniziative del circuito ippico-benefico.
Da applaudire anche l'Ippodromo guidato da Simone Lippi con il supporto tecnico di Andrea Biolzi e della stakanovista Daniela Alessi, a sua volta ex amazzone e grandissima appassionata di cavalli, per come si prende cura della pista e delle varie iniziative promozionali, con servizi per gli operatori ed il pubblico, quest'ultimo prettamente nel periodo estivo. Senza ricevere dallo Stato (e quindi dai cittadini) sovvenzioni milionarie e comunque reinvestendo, almeno in parte, quanto avuto.
Il Campionato delle Stelle riparte con il Memorial Lorenzo Banchelli (in primo piano nella foto collage), storica figura del trotto lombardo e del Nord, come grande proprietario -anche con Giovanni Pavan- di grandi cavalli (una su tutti Colta, trionfatrice del Presidente della Repubblica di Trieste, nel Nazionale e nel romano Triossi) visti in pista con guidatori -e personaggi- come il "Pilota" Sergio Brighenti, Mario Barbetta, Renzo Leoni, Siviero Milani e Vittorio Guzzinati. Non solo, con Brighenti e altri soci aveva costruito, gestito ed interamente rilevato il centro di allenamento di Nosate, ora nelle mani altrettanto innamorate dei cavalli della nipote Alessandra Verga, la quale sarà anche in pista, in gara, per la prima volta alla guida della sua Bper Gams, in un turbinio di emozioni, ricordi, sogni e speranze, con il gusto e lo spirito di divertirsi e insieme regalarsi il sorriso di rendere omaggio al nonno.
Tra le altre cose, comunque vada la corsa, nel ricordo di Banchelli, per Alessandra e la sua famiglia ci sarà in premio una targa con dedica offerta dalla Scuderia San Calisto di Stefano Marsili e dalle Stelle in generale.
In pista, con Marsili (anche lui alla guida di uno dei più attesi, Tomorrow Zs) e lady Verga, altri 10 amici ("prima e dopo la competizione, perché durante, pur rispettando tutti, non si fanno sconti a nessuno", dice l'imprenditore Gianluca Cortellazzi) e la sfida si annuncia apertissima anche perché tra le guide considerate migliori vanno annoverate quelle del giornalista di Mediaset Federico Mastria, dello stesso Cortellazzi e di due politici -il leghista della prima ora Cesare Ercole e il "renziano" Edoardo Fanucci- che da tempo si sono dati all'ippica, spendendosi in prima persona, da onorevoli e non soltanto, nei tentativi di salvarla e rilanciarla a dovere.
Ercole è chiarissimo: "Per quanto riguarda le corse ne ho disputate più di 300 (con un centinaio di successi, ndr) ma ogni volta mi emoziono come la prima (per info chiedere ad Angelo Miscia, che proprio mercoledì farà il suo esordio, ndr) e sono sempre felice di tornare in questo ippodromo dove ho tanti amici e che per qualche anno ha fatto da base al mitico Pino Rossi, trainer e driver dell'immenso Sharif di Jesolo che, come maniscalco di fiducia, aveva mio padre, Alessandro. Dello stato dell'ippica -incalza Ercole- sono invece molto meno felice e penso che sia compito della Politica con la "P" maiuscola riscrivere totalmente le regole e farle rispettare, con una legge chiara che da un lato porti alle riforme necessarie e a un serio piano industriale che rilanci il settore anche e soprattutto negli interessi dei cittadini e del mondo esterno alla ricerca di nuovi clienti a cominciare dal rispetto e dal benessere dei cavalli, senza più insistere nel produrre un'ippica fatta per gli ippici ad uso e consumo, peraltro assistito male, di amici e amici degli amici, che, nel ghetto, paragonabile ormai a poco più di una pozzanghera, sguazzano come pesci nell'oceano.L'ippica deve tornare in attivo, in prima pagina e può farlo con passi piccoli e grandi però non più procrastinabili, con professionisti e manager, penso a un comunicatore, un esperto di marketing, un legale e un commercialista ingaggiati a progetto e retribuiti (sostituibili in caso di mancato raggiungimento) per obbiettivi, non necessariamente ippici, anzi, obbligatoriamente non ippici. L'esperienza degli uomini di cavalli, di quelli senza conflitti d'interesse, tornerà invece utile, anzi, indispensabile, per le giurie e per i cosiddetti enti tecnici. Approvare la proposta di legge di Elena Lucchini è il primo step che il Governo ha l'occasione e il dovere di compiere. E di lì, a cascata, una seria classificazione degli ippodromi, la riforma delle scommesse e una vera rivoluzione culturale e di mentalità. Certo, da subito, bisogna prestare attenzione alla questione pagamenti, ma personalmente dico basta ai tentativi tampone, oltretutto falliti miseramente, e alle promesse da marinaio. Anche per i pagamenti serve una vera e propria inversione di rotta, così come è urgente uno stop agli sprechi e ai finanziamenti dati, ad michiam, agli amici di cui sopra. Che non solo non servono, ma sono dannosissimi, forse il nemico primo da battere insieme all'eccesso -voluto- di burocrazia e subito dopo una programmazione a dir poco delirante e, soprattutto, l'autoreferenzialità. Insomma, una Nuova Primavera, come ha scritto Roberto Mazzucato in un intervento su Equos, è possibile. Con pazienza, ma senza perdere ulteriore tempo"...