Addestratori di cavalli, nuova associazione
DOPO AVER OTTENUTO il riconoscimento professionale certificato dalla regione Emilia Romagna e valido a livello europeo, gli addestratori di cavalli si riuniscono in associazione dando vita all’Antac. «Insieme al Fipes, l’ente di formazione accreditato al ministero della Salute, e alla regione Emilia Romagna – spiega Vittorio Cavalieri, presidente della nuovissima Associazione Nazionale dei Tecnici Addestratori di Cavalli (A.N.T.A.C.) - è stato condotto negli ultimi due anni un grandissimo lavoro di strutturazione e organizzazione del percorso formativo degli addestratori di cavalli.
Un lavoro, svolto unitamente al Comitato Regionale Fise dell’Emilia Romagna, grazie al quale la qualifica di “Tecnico addestratore di cavalli” è stata inserita nel Repertorio regionale dell’Emilia Romagna, divenendo così un riconoscimento professionale certificato e valido a livello europeo, che trova a tutti gli effetti un preciso collocamento sul mercato del lavoro».
Si tratta di un grande passo in avanti per tutto l’ambiente equestre, in quanto è stato definito un profilo professionale che si occupa dell’addestramento, della cura e della gestione del cavallo dalla sua nascita fino agli esordi nell’attività sportiva. Un tecnico la cui competenza, per la prima volta, è garantita nel mercato del lavoro in maniera univoca dalla certificazione professionale.
«A seguito di questo importantissimo risultato – prosegue Cavalieri, istruttore e tecnico addestratore di lungo corso – abbiamo ritenuto opportuno costituire l’Antac. L’associazione ha due scopi fondamentali: da una parte informare e formare gli operatori che si occupano della cura e dell’addestramento del cavallo, sia esso destinato ad attività ludica o sportiva, nell’ambito di tutte le discipline olimpiche e non olimpiche della Fise, dell’Assi e di tutti gli enti e le associazioni a essi collegati; dall’altra assistere una categoria professionale che trova ora una precisa identificazione e che dunque può ambire alla costituzione di una vera e propria associazione di categoria, con le relative tutele assicurative e previdenziali.
"Molto ancora c’è da fare – conclude Cavalieri -, questo rappresenta soltanto il primo passo di un percorso ormai tracciato che potrà aiutare altri profili professionali ad ottenere analogo riconoscimento e collocazione. L’associazione desidera porsi come interlocutore per i propri associati nei tavoli di lavoro che si occupano attivamente della realizzazione dei programmi e delle attività che riguardano il cavallo in generale, e in particolare il cavallo giovane».
L’Antac sarà presentata ufficialmente l’11 febbraio, presso la club house del Gese di San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna. Saranno presenti il presidente Cavalieri e i consiglieri/fondatori dell’associazione. Tra loro Moreno Guidetti, consigliere Fise e esaminatore dei nuovi corsi di formazione per “Tecnico addestratore di cavalli”: «Ottenere il riconoscimento professionale dei tecnici addestratori – sottolinea Guidetti - significa aver messo le fondamenta per una svolta innovativa nel mondo equestre.