A Santo Domingo è morto Luciano Gaucci
ROMA - Luciano Gaucci, a lungo presidente del Perugia tra gli anni '90 e 2000, è morto ieri a Santo Domingo. Aveva 81 anni ed era andato a vivere nella Repubblica Dominicana per sfuggire alle accuse di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, che l'aveva visto coinvolto con i figli Riccardo (oggi presidente del Floriana, a Malta) e Alessandro (che svolge l'attività di mediatore nel calcio) ed anche loro impegnati nella gestione del Perugia, in conseguenza del fallimento del club umbro, che non riuscì nel 2005 ad iscriversi in Serie B. Da latitante Gaucci patteggiò la pena di tre anni, non scontata grazie all'indulto e rimase nell'isola dei Caraibi: era da tempo malato gravemente.
Gaucci era nato a Roma il 28 dicembre del 1938. Tranviere sulla linea 8 dell'Atac a Roma, Gaucci aveva fatto fortuna come imprenditore attraverso "La Milanese", un'impresa di pulizie creata nella Capitale.Il suo sogno era quello di diventare presidente della Roma Calcio e ripiegò sull'ippica per trovare visibilità su scala nazionale.
E' nota a tutti la storia dell'acquisto alle aste irlandesi di Tony Bin per 12.000 corone (pochi spicccioli per il mercato dell'epoca) grazie all'intuito del veterinario Pier Luigi Brotto. Tony Bin fu un campione vero, fu secondo e primo nell'Arc de Triomphe e fece guadagnare a Gaucci almeno 4 miliardi. Fu venduto a un allevamento in Giappone ove morì per un grave incidente.
E'certo che Gaucci ebbe un rapporto molto stretto con Andreotti: a lui era riservata una torre del castello comprato a Torre Alfina (Orvieto), molti pensarono che "zio Giulio" fosse il vero proprietario di Tony Bin.
Gaucci investì anche nel trotto. Un nome per tutti: l'americana Jef's Spice che ottenne grandi risultati con Marcello Mazzarini allenatore-guidatore.