Roma, 8 Marzo 2021
di Patrizia Carrano
C'è un patto inevitabile fra il cinema e lo spettatore che sa di equitazione: per godersi un film che tratta di cavalli agonisti occorre lasciarsi trascinare dall'intreccio e non badare troppo alla credibilità dei particolari tecnici. Di solito i registi non sono esperti di cavalli, i consulenti sono spesso rozzamente impreparati, gli attori protagonisti se la cavano alla meno peggio in sella ed è giocoforza ricorrere alle controfigure.
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