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In una Torino di sole e di azzurro, l'ippodromo di Vinovo si riempie di gente per il Gran Premio Costa Azzurra, il fiore all'occhiello dell'ippica torinese. Durante tutta la giornata si respira l'atmosfera di un grande evento: da quando entri in ippodromo sei accolto nello scaffale dell'intrattenimento, tante le attività collaterali, i bambini con negli occhi la felicità per il battesimo della sella e il gioco del labirinto nella paglia.
Se, come dice un vecchio adagio cinese, le donne sostengono una metà del cielo, in un ippodromo sono l’altra parte del turf. Di questo se ne accorse ben più di cento anni fa, Giuseppe De Nittis che alla fine del 1800 si fece interprete della vita mondana. Impressionista, italiano che trovò a Parigi la sua fortuna, levò il suo sguardo dalla pista e in “Alle corse di Auteuil” lo posò su una elegante signora, in piedi sulla seggiola, come usava ai tempi negli ippodromi e la raffigurò così, bellissima e charmant, alle spalle di un uomo, intenti entrambi a guardare una corsa.
Sabato 9 aprile l’ippodromo di Cesena compie cento anni. In quella data del 1922, alcuni “amatori dell’ippica” cesenati che avevano istituito la “Sezione Ippica” successivamente diventata “Società Ippica Cesenate”, inaugurarono l’impianto del Savio allo scopo di offrire una struttura deputata ad accogliere, con tutti gli onori del caso, lo sport per il quale provavano una passione viscerale.
TORINO. Con lo spostamento del Lotteria ad ottobre, Torino diventa la capitale della primavera del grande trotto. Con la sua pista selettiva e con la sua tradizione, il Gran Premio Costa Azzurra è la corsa più importante della stagione. Lo step è di assoluto livello internazionale, già lo dice l'albo d'oro con 24 affermazioni di cavalli nati negli Stati Uniti, dodici vittorie dei cugini francesi e 15 indigeni che hanno scritto a Torino una pagina significativa della loro carriera.
PISA. Pisa ha onorato il suo rito, la gente si è stretta in un abbraccio a uomini e cavalli nel giorno della sua corsa più bella, il Premio Pisa. San Rossore era un teatro che splendeva nella sua magnificènza. Una grande giornata d'ippica in uno scenario di rara bellezza. E con un attore protagonista, Sua Maestà Lanfranco Dettori, che a 51 anni dopo aver vinto corse in tutto il mondo era atterrato sotto la Torre Pendente per aggiungere quella race carica di storia e fascino che mancava alla sua formidabile collezione, recentemente arricchita con il quarto sigillo nella Dubai World Cup.
Sulle rive dell'Arno ecco Pisa, una piccola Parigi. I suoi palazzi rinascimentali, i suoi ponti e il fiume che qui approda alla sua foce, il mare è a soli dieci chilometri. Pisa e i suoi lungarni, cari a Giacomo Leopardi, che vi ritrovò la sua miglior ispirazione. L'antica Repubblica Marinara, la scienza con Galileo, l'università e una piazza dalla bellezza che toglie il fiato: il verde del prato, il bianco del marmo e quella sequenza Duomo, Battistero e Torre Pendente, capolavori innalzati al cielo per comporre un quadro che sotto la luna ha la suggestione di un quadro di De Chirico.
24 marzo – “Con la pubblicazione del decreto del Ministero delle Politiche agricole, il calendario nazionale delle corse ippiche torna a prevedere il ‘Gran Premio di Trotto Città di Taranto’. L’ambita gara, inizialmente cancellata dal programma, si disputerà lunedì 26 dicembre e prevedrà presso l’Ippodromo Paolo VI sia il meeting con montepremi di 54mila euro sia la speciale corsa riservata ai cavalli indigeni di 4 anni sulla distanza di 1.600 metri con una dotazione dedicata di oltre 40mila euro.
Sotto una pioggia incessante è andata in scena la seconda tappa della Coppa Sardegna di Endurance organizzata da Karalis Horses e dall’Associazione Ippica di Dorgali.
Lungo un percorso reso molto pesante dall’acqua si son comunque disputate le categorie inserite nel programma: la CEN B 84 km, la CEN A 56 km, la Debuttanti 28 km e la Debuttanti non agonisti 28 km.