Ricerca: francesca petrucci
Dalla nostra inviata. Soffia un vento incessante tra i campi dell’Equestrian Center di Arezzo. 118.000 metri quadrati dedicati all'equitazione che in questo momento ospitano il Toscana Tour, evento internazionale di salto ostacoli. Soffia un vento carico di emozioni che, sferzando tra le quattro arene (Boccaccio, Petrarca, Dante e Vasari) dove si svolgono le gare, ci racconta un mondo: il mondo di chi ama i cavalli. Quale migliore contesto per presentare la nuova edizione, la 124a, di Fieracavalli?
Quando sentiamo parlare di trekking subito pensiamo a un robusto destriero, a una comoda sella e via, tra boschi e colline! Oggi invece parliamo di un altro animale che non solo è in grado di regalare bellissime passeggiate agli umani che lo scelgano come compagno di escursioni, ma con la sua dolcezza si è rivelato anche un ottimo terapeuta per le persone più fragili con bisogni speciali.
Sabato 19 e domenica 20 marzo si è svolto presso Equestrian Center di Arezzo uno special event dedicato alla monta da lavoro tradizionale e addestramento classico, organizzata da Fitetrec Ante, con il comitato organizzatore ASD Equilandia, in collaborazione con WEI (Working Equitation Italy), presieduta da Tiberio Zingoni, referente toscano per questa disciplina e per l’organizzazione dell’evento.
Quando con Maria Lucia Galli abbiamo pensato al nome per questa rubrica senz’altro, e senza alcun dubbio, avevamo in mente una precisa “specie” di compagni di scuderia: i cani.
Fedele alla linea, dunque, ho sempre messo al centro dei miei articoli, interviste e approfondimenti il “migliore amico dell’uomo”, immaginandolo al suo fianco anche quando lo trascura per dedicare maggiore attenzione all’altro animale prediletto: l’ingombrante quadrupede, che lascia spesso poco spazio al povero compagno che si vede costretto ad attendere momenti migliori, miseramente relegato al secondo posto.
Imbattuto nelle sedici corse disputate, anche a livello internazionale, dal 1954 al 1956, Ribot è stato considerato da molti, per la potenza dei suoi mezzi, il cavallo più importante del XX secolo.
Ribot nacque in Inghilterra, a Newmarket per la precisione, il 27 febbraio del 1952, suo padre eraTenerani, madre Romanella. Era di proprietà della scuderia Razza Dormello Olgiata che apparteneva allora a Federico Tesio, allevatore e allenatore, e al marchese Mario Incisa della Rocchetta, che ne era diventato socio nel 1932.
La doma vaquera è una disciplina che nasce in Andalusia in funzione del lavoro con il cavallo per il controllo dei tori allo stato brado, conosciuto come “ganado bravo”. Si tratta dunque di una “monta da lavoro”, che si sta diffondendo in tutta Europa come disciplina sportiva con un altissimo livello di professionalità, precisione e addestramento.
Campionessa del mondo di paradressage, freestyle e tecnico, grazie al titolo ottenuto il 29 agosto 2014 ai Mondiali di Caen e con i titoli mondiali poi ottenuti nel 2018 a Tryon, Sara Morganti il podio lo aveva sfiorato alle Paralimpiadi di Londra, nel 2012, con un quarto posto che le aveva lasciato la voglia di mettersela al collo, una bella medaglia. Ma non saranno solo quattro gli anni di attesa, che sono comunque tanti: diventeranno cinque, a causa della pandemia che ha stravolto la vita di tutti, anche degli atleti ....
Era da tanto che non vedevo Sara. Cerco di fare il conto mentre mi dirigo in macchina verso il centro equestre “Terre Brune” di Coltano, dove Sara si allena da diversi anni e dove tiene i suoi cavalli.
È proprio lì che ci siamo conosciute, un freddo pomeriggio di febbraio del 2014. Dovevo realizzare un pezzo da inserire in un libro dedicato alle Ippovie, che raccontasse la sua storia, dando la notizia dell’assegnazione del Pegaso d’Oro per lo sport, conferitole pochi giorni prima dalla Regione Toscana.