L'omeopatia e i problemi genitali delle cavalle
IL CASO che la dr.ssa Carla De Benedictis presenta qui di seguito è un esempio di come viene applicata l’omeopatia unicista quando si viene chiamati da un cliente per un problema specifico.I problemi genitali nella cavalla (calori ricorrenti, cisti ovariche, infertilità, infezioni all’utero, mastiti, avversione al coito, rifiuto del puledro ecc) sono curati con successo con l’omeopatia con risultati permanenti.
“Vengo chiamata per una tosse insistente a una cavalla quarter. Alla visita riscontro che la cavalla è affetta da enfisema polmonare alveolare cronico da lungo tempo curata ripetutamente con corticosteroidi e broncodilatatori. Ma la cosa che la rende più sofferente non è tanto la tosse, con la quale convive da anni e per la quale sono state fatte tutte le terapie possibili, quanto i calori continui che durano giorni e giorni e durante i quali la cavalla non procede nel lavoro, è nervosa,si ritrae e si ferma spesso per urinare a getto.
Alla visita ginecologica effettuata da una collega non viene rilevato niente di anormale, nè a livello ovarico che uterino, ma questa situazione stressa fisicamente sia la cavalla che la proprietaria che non riesce a uscire in passeggiata o a finire una. gara di reining
Alla visita noto anche che è molto sensibile sull’addome e la mia osservazione è confermata in quanto non vuole che si stringa il sottopancia, che la tosse peggiora con l’umidità e che è una cavalla che quando è montata è insicura e isterica.
E’ una giornata particolarmente fredda, tira un vento gelido di tramontana, non c’è una club house, per cui mi ritiro in macchina per prendere i sintomi che ho rilevato e trovare il rimedio più appropriato.Di sintomi ne ho parecchi. Consulto il repertorio omeopatico, strumento di lavoro essenziale insieme alla materia medica. I repertori non sono altro che lunghi elenchi di sintomi, le “pagine gialle” omeopatiche. Infatti esistono indici per “categoria”, rappresentati dai sintomi, e indici dei “fornitori” rappresentati dai rimedi.
Sintomi:
□ calori frequenti e troppo ravvicinati
□ tosse dura e profonda
□ sensibile a costrizioni sull’addome
□ mancanza di fiducia in sè stessa
□ mentalmente agitata
□ peggiora con l’umidità
Ognuno di questi sintomi preso singolarmente viene espresso da più rimedi omeopatici con intensità che va da 1 a 4. Se un rimedio presenta più sintomi a grado elevato tra quelli indicati, può venir preso in considerazione come eventuale candidato nella prescrizione.
Davanti a un gruppo di rimedi che presentano tutti gli stessi sintomi, ciò che induce alla scelta e alla prescrizione di uno solo sono le modalità con cui si manifesta la malattia: peggiora con l’umidità, peggiora stando nel box ma quando esce migliora, peggiora il pomeriggio invece che la sera, freddoloso/caloroso, migliora sdraiata, peggiora in primavera ecc. %%newpage%%
SCELGO UN RIMEDIO rispondente a queste caratteristiche: Lac caninum (latte di cagna)
La scelta del rimedio è confermata per la sua affinità con i problemi genitali femminili, per la tendenza isterica, per la sensibilità al tatto e per la mancanza di fiducia in sè stessa e lo faccio somministrare mattino e sera sciolto in acqua per bocca, per una settimana ad una potenza media.
Dopo due giorni il calore anomalo si interrompe, la cavalla non urina più a getto e sparisce la tosse. Dopo 22 giorni torna regolare il calore, non è più ipersensibile al sottopancia e la tosse è si presenta in modo sporadico. La cavalla ritorna a fare le passeggiate in campagna e le gare domenicali, dunque è migliorata la qualità della vita.
I risultati sono consolidati nei mesi successivi per quanto riguarda i calori, mentre la tosse si è cronicizzata, complice uno scarso management (fieno e trucioli polverosi, lunghe ore di stabulazione), che ha una parte importantissima nella riuscita di tutte le terapie.
Comunque considerando l’elevato costo di un farmaco che regola temporaneamente il calore della cavalla ,circa 150 euro a confezione per un ciclo di cura, possiamo dire che il trattamento omeopatico si è rivelato molto meno costoso (20 euro x due monodosi) e il risultato permanente. Se poi la proprietaria non si fosse fatta convincere da gente in malafede a usare il cortisone per la tosse, avremmo di gran lunga migliorato anche quella.
Purtroppo lo scetticismo riguardo all’omeopatia è dovuto, tra l’altro, allo scarso controllo che i proprietari hanno sulle terapie. Un conto è avere tra le mani cortisone, antibiotico, broncodilatatore e un conto è avere a che fare con un metodo di cura esattamente opposto, dove non si usano siringhe, dove spesso un peggioramento iniziale è auspicabile e si maneggiano farmaci apparentemente innocui con nomi mai sentiti.
Ma tornando al caso, la cavalla stava seguendo, nella sua guarigione, la famosa legge di Hering, altro caposaldo dell’Omeopatia:
1 - la guarigione procede dall’alto al basso (dalla mente al corpo dalla testa ai piedi)
2 - dall’interno all’esterno, dal centro alla periferia
3 - i sintomi scompaiono in ordine inverso alla loro comparsa: scompaiono prima quelli comparsi per ultimi, quindi riappaiono e scompaiono quelli apparsi per primi.
La cavalla stava egregiamente seguendo la legge di Hering: prima di tutto era migliorato il suo stato mentale, il calore anomalo comparso per ultimo era scomparso per primo, poi era riapparsa la tosse con maggiore intensità, in quanto sintomo presente fin dalla giovane età.
Questo breve caso è l’esempio di come si svolge una visita omeopatica e delle potenzialità terapeutiche del metodo che cura per similitudine senza essere invasivo, con una spesa decisamente inferiore ai farmaci tradizionali.”