''L'ippica e il Governo: ci vogliono i fatti''
Caro Direttore, èstato bravissimo, giovedì alla Camera dei Deputati l’onorevole Edoardo Fanucci che nonostante la sua giovane età si è caricato sulle spalle le 42 mila famiglie dell’ippica italiana e sguainando la spada verso il Governo ha tenuto un discorso applauditissimo.
«Le famiglie ippiche sono alla fame». «Bisogna intervenire subito». «E’ impensabile che lo Stato nel 2013 non paghi i suoi debiti quando c’è una legge europea che dice che bisogna farlo entro 30 giorni». «Ma come si fa a non pagare per oltre 10 mesi, all’estero hanno citato l’Italia presso le corti europee». «Speriamo che il gesto estremo dell’amico Mauro sia servito a risvegliare le coscienze».
Un discorso che ha riscaldato i cuori di tante famiglie, ma poi la risposta del sottosegretario Castiglione ha congelato le speranze di chi pensava che qualcosa si sarebbe mosso.
«Se il ministro Saccomanni auspicabilmente firmerà un documento che è sopra al suo tavolo da oltre 5 mesi (4 con Grilli), si sbloccheranno risorse per il settore per circa 17 milioni e mezzo». «Se la Camera giovedì approverà la richiesta di un contributo di 31 milioni per l’ippica, ed altrettanto farà il Senato, ai 17 milioni se ne aggiungeranno 31, in modo da pagare entro la fine del 2013 le spettanze di settembre, ottobre e novembre del 2012». «Per quanto riguarda i pagamenti del 2013 stiamo cercando un modo per velocizzare le pratiche, ed uno di questi, se l’approfondimento legale ce lo consentirà potrebbe essere quello di ridare il compito agli ippodromi di pagare il montepremi come accadeva una volta».
Un labirinto di “se”, un puzzle che giorno dopo giorno dovrebbe incastrare un pezzo nell’altro ed intanto fra un “se e l’altro” il settore si spegne inesorabilmente. Ma oltre il danno la beffa. C’è chi ha capito “fischi per fiaschi” e nell’ansia di comunicare qualcosa di positivo, ha scambiato gli auspici più profondi per una realtà prossima e ha comunicato che erano in arrivo circa 50 milioni, generando confusione e false speranze. A questo punto prima del crack finale c’è solo una persona che può fermare questo strazio! E’ il ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo che come un ariete deve intervenire per ridare dignità sociale ad un numero elevatissimo di amanti del cavallo.
Cordialmente
Salvatore Mattii