La naturalizzazione, momento di recupero dell'intellige
Assistendo alle dinamiche del mio piccolo branco di cavalli domestici, di volta in volta ho piccoli aneddoti o osservazioni che mi fanno riflettere.
Il branco di Predarezzo, chiamiamolo così per via del nome della località, è composto da Asfaloth, un castrone che riveste a tutti gli effetti il ruolo di stallone, e dalle sue tre femmine, la matriarca per età e attitudine Honey, la giovane ed esuberante Graya e la più piccola Lady, il soggetto che da meno tempo è stato inserito nel contesto sociale del branco.
Graya è una giovane e bella grigia, forte di carattere, un po' dominante, fa gruppo con i due cavalli più anziani intromettendosi nelle loro attività di grooming per farne parte a tutti i costi. Esclude dalla sua amicizia Lady, psi ritirata dalle corse che, con il suo dolce carattere, persiste nella ricorrente richiesta di socialità seguendo il gruppetto e non sapendo bene ancora come fare a divenirne realmente parte indispensabile. Ancora a volte mi sembra travolta dagli eventi, la vedo vagare come se non capisse la situazione, è buffa!
Mi è venuto così in mente di parlare del cavallo naturalizzato, quello cioè integrato nell’ambiente in cui vive, a suo agio e sereno. L’ambiente è quello domestico in gestione naturale. Un ambiente nel quale siano rispettati i suoi bisogni psico-fisici, altrimenti, come sarebbe possibile per lui naturalizzarsi ?
Uno dei bisogni fondamentali per il cavallo è la possibilità di socializzare. Serve un ambiente adatto e sufficiente spazio per non esasperare l'aggressività tra i vari soggetti. Ci vuole tempo perché si attui la transizione verso uno stile di vita più naturale perché provengono spessoi da un ambiente più antropomorfizzato dove i bisogni non sono rispettati, come ad esempio è stato per Lady.
Lady reagisce al nuovo ambiente con grande spirito di adattamento, scopre giorno per giorno tante cose nuove, segue i suoi amici studiando come si comportano e facendo il possibile per essere accettata nel loro solido gruppo. Ma vorrei parlarvi di Asfaloth, è un bellissimo esempio di naturalizzazione sociale.
Ho conosciuto Asfaloth e la sua padrona circa dieci anni fa. Asfaloth era giovane, bello e… molto aggressivo nei confronti degli altri cavalli. Estremamente dominante e incapace di comunicare correttamente, difendeva il proprio spazio e le proprie risorse. I primi anni … quante volte ho chiamato il veterinario per piccoli incidenti all’interno del branco! Allora il gruppo era molto esteso, colorito con soggetti molto vari e provenienti da realtà diverse. Ricordo che in qualche anno Asfaloth era riuscito a farsi un harem di cavalle e seguaci non indifferente, cominciando a rivestire il ruolo di stallone del gruppo. Cinque anni fa, una cavalla, Indiana, non lo scelse come partner, lui la allontanò dal gruppo violentemente. La cosa mi colpì molto. Quattro anni or sono invece, una coppia, Quick e Chefa, decisero di distaccarsi dal gruppo principale allora costituito da 16 individui. Io spazio a disposizione dei cavalli era sufficiente per ospitare i due gruppi neoformati, le risorse di cibo erano diversificate e Asfaloth lasciò che i due cavalli costituissero un sottogruppo non vedendoli come una minaccia. Interessante notare come un cavallo con una socializzazione così difficile a causa del forte carattere e del precedente isolamento si sia negli anni naturalizzato sino ad arrivare oggi ad essere un ottimo capobranco, giusto e corretto.
Pochi giorni fa ho chiesto aiuto al branco e alla padrona di Graya e Asfaloth nella gestione di uno stallone in addestramento. Cavalli in lavoro vanno e vengono, per motivi pratici e di brevità dei tempi a disposizione non li inserisco in branco ma soggiornano in un paddock vicino al loro pascolo. Spesso, in vari modi, il branco o le mie cavalle mi aiutano nell’educazione di questi cavalli. Lavoro lo stallone vicino al branco per abituarmi alla presenza degli altri cavalli . Alcuni giorni fa lo facevo pascolare mentre Graya lavorava in campo. Honey era in un piccolo recinto a fianco. Lady e Asfaloth al pascolo confinante con un altro lato del maneggio, io sul lato opposto libero da recinzioni. Ho pensato gli spazi per poter avere i cavalli vicino al rettangolo quando monto, loro se vogliono possono stare in compagnia e io, se necessita, posso decidere di avere un cavallo vicino. Quel giorno eravamo tutti insieme anche se in spazi separati, Honey era chiusa nel piccolo recinto, in questo modo eravamo sicure che tutto il gruppo sarebbe rimasto unito attorno al campo.
Con lo stallone mi sono avvicinata a brucare l’erba più vicina ad Asfaloth. I due cavalli brucavano separati dal recinto, tranquilli e sereni senza che nessuno dei due entrasse in competizione con l’altro per le preziosissime cavalle . Non male per il grigio Asfaloth !
Ad un certo punto Asfaloth ha alzato la testa allarmato, ha guardato Honey, ed è corso al galoppo tra gli alberi oltre la collinetta nel suo territorio dove c'è l’accesso principale al terreno. Lady non sapendo bene cosa fare ha fatto per seguirlo, ma senza superare il dislivello è tornata indietro dalle compagne. Il nostro “maschio” è tornato dopo poco al piccolo galoppo andando dritto da Honey come per riferire cosa era successo, forse un cane ? Un ciclista sul sentiero al margine del pascolo ?? Graya e Lady aspettavano il verdetto: pericolo ? Si va a controllare ?? Con lo stallone leggermente stranito dalla situazione ma comunque ancora più interessato all’erba fresca, io pensavo a cosa sarebbe successo, se la “regina” avesse ritenuto importante andare a controllare ma, essendo chiusa nel piccolo recintino, non potesse guidare la spedizione. Tempo di alimentare la mia suspense e Honey aveva già deciso: nulla di importante. Il tempo di leccarsi le labbra e tutti erano tornati a bruciare l’erba. Solo poco più tardi, per sicurezza, Asfaloth ha ritenuto importante ripetere un piccolo controllo allontanandosi nuovamente senza che nessuno gli desse importanza. Lo stallone, osservata la scena, ha continuato a bruciare.. Yes!!!!!!!!
Io e Michaela che era all’interno del maneggio con Graya ci siamo guardate, stupite e piene di gioia, che felicità vedere i nostri cavalli in questo contesto !!
Ma cosa era successo ? Asfaloth allarmato, ha pattugliato il territorio. Infatti questo è compito dello stallone capobranco. A suo agio nell’ambiente, non ha ritenuto necessario proteggere le cavalle dallo stallone a pochi metri, in passato penso avrebbe sfondato il recinto, oggi, posso farli annusare. Asfaloth esplica una minaccia visiva abbastanza credibile da essere sufficiente a non incorrere in conflitto fisico ( attraverso la recinzione) e poi si allontana tranquillo.
Lady non sapendo bene come comportarsi, ha provato a seguire nella foga Asfaloth ma ha subito ritenuto più saggio rimanere con il resto del branco. La naturalizzazione comporta l’acquisizione da parte del cavallo di un intelligenza che spesso viene assopita, e che consente loro di recuperare la capacità di valutazione e quindi decisionale. Pochi mesi fa Lady sarebbe stata presa dal panico, avrebbe cominciato a correre senza capacità di trovare una soluzione al problema.
Valutato il problema, Asfaloth ha “chiesto” sul da farsi a Honey. E’ lei che prende in gran parte le decisioni, io la chiamo “ la regina”, ed è stata lei che, con una calma invidiabile, attraverso un recinto, ha rasserenato tutto il gruppo.
Graya e Orfeo, il cavallo che avevo con me alla corda, hanno osservato la situazione pur rimanendo con noi “piccole umane”. In quel momento eravamo un gran bel gruppo ! Sereno, naturalizzato e coeso. Anche se ognuno di noi era perfettamente in grado di valutare e reagire alla situazione.
Asfaloth è stato un caso limite, con pochi cavalli la transizione sociale è stata così lunga. Avete ora capito che con naturalizzazione in questo ambito non mi riferisco solo al convivere ma al riappropriarsi da parte dei cavalli della loro intelligenza emotiva e del proprio ruolo all’interno del branco. In questo caso, per vari motivi, Asfaloth e Graya sono stati separati da Honey per quasi tre anni Si sono ritrovati solo quest'anno a inizio estate, finalmente insieme come se non si fossero mai separati !
Aspettando che questi cavalli mi regalino altri momenti di gioia, vi saluto, alla prossima!