Ippodromi & Città, perché la ristrutturazione
IPPODROMI & CITTA' spa comunica: "Il 30 aprile u.s. l’assemblea degli azionisti della Società Ippodromi & Città spa ha deliberato un piano di ristrutturazione aziendale finalizzato sia ad elevare il grado di efficienza gestionale del gruppo e sia a dare attuazione ad un programma di risanamento finanziario che consenta il più rapido riassorbimento dell’attuale esposizione debitoria
"Il Piano di riassetto è imperniato nel trasferimento, già avvenuto mediante cessione di rami aziendali, della gestione degli ippodromi di Napoli, Roma e Firenze a tre distinte società (“Ippodromi Agnano srl”, “Ippodromo Tor di Valle srl” ed “Ippodromi Cascine srl”) che pertanto, in virtù dell’art. 2558 cod .civ., subentrano alla Ippodromi & Città spa sia nei contratti di affitto e nelle concessioni concernenti la disponibilità degli impianti di trotto e di galoppo, sia nel rapporto convenzionale con l’UNIRE per la gestione dei medesimi e per l’organizzazione delle corse e sia nella delega riconosciuta ex lege (DPR 169/98) dall’Azienda dei Monopoli di Stato per l’accettazione delle scommesse ippiche all’interno degli ippodromi.
"La norma contenuta nell’articolo del codice civile sopra menzionato è di lampante chiarezza laddove precisa che le anzidette successioni ipso jure si attuano indipendentemente dal consenso o dall’autorizzazione del contraente ceduto. Quest’ultimo può recedere dal rapporto contrattuale entro tre mesi dall’avvenuta cessione, nelle sole due ipotesi che si tratti di contratto concluso intuitu personae e quindi a carattere strettamente personale oppure che ricorra una giusta causa e precisamente una modificazione della situazione obbiettiva esistente al momento della conclusione del contratto ceduto, tanto per essere ancor più chiari, dovrebbe trattarsi di una modificazione tale che il contraente non avrebbe stipulato il contratto o l’avrebbe stipulato a condizioni diverse.%%newpage%%
"Appare dunque del tutto evidente che né i Comuni proprietari degli ippodromi, né tanto meno l’UNIRE e l’Azienda dei Monopoli di Stato potrebbero mai eccepire:
-che i contratti in essere con le società di corse abbiano carattere personale, considerata la loro qualità di enti pubblici;
-che, con la successione ope legis dei relativi contratti, si sia potuto verificare un mutamento tale da legittimare il recesso, visto che le prestazioni in corso palesano un’assoluta continuità operativa anche in virtù dell’identità degli organici dei quali si avvalgono partitamente le tre nuove società per intrinseco effetto delle cessioni dei rami aziendali.
"Alla luce della linearità interpretativa delle norme, determinata della loro assoluta chiarezza letterale, l’avvio della procedura di consultazione dell’Avvocatura di Stato operata dall’UNIRE si configura come una condotta inspiegabilmente pretestuosa ed ostruzionistica nei confronti della Ippodromi & Città spa e delle società cessionarie, considerato il loro pieno ed insindacabile diritto allo svolgimento immediato delle attività di gestione degli ippodromi di Firenze, di Roma Tor di Valle e di Napoli Agnano.
"Il Piano di ristrutturazione aziendale, inoltre, tutela la totalità dei diritti dei lavoratori impegnati negli anzidetti ippodromi nel pieno rispetto dell’art. 2112 cod. civ., così come sono garantiti i creditori della società cedente in conseguenza del principio di sussidiarietà che obbliga in tal senso solidalmente società cedente e società cessionarie come si può evincere agevolmente dalla trasparenza dei dati contabili contenuti negli atti notarili di cessione dei rami aziendali notificati sia ai Comuni di Firenze e di Napoli, come pure all’UNIRE ed alla AAMS.
"Le nuove società di gestione si sono dotate di organi decisionali e di procedure funzionali, tali da contemperare il principio della collegialità con la necessità di elevare il livello di efficienza operativa, senza pertanto alcuna alterazione degli equilibri con i quali i medesimi soci dettero origine all’intesa nata sotto la denominazione societaria di Ippodromi & Città, che oggi costituisce il network del gruppo.
"All’interno della ristrutturazione aziendale Ippodromi & Città spa e le società Ippodromi Agnano srl, Ippodromo Tor di Valle srl e Ippodromi Cascine srl, di concerto, hanno messo a punto iniziative di sostegno e rilancio economico dirette a concorrere al risanamento degli ippodromi del gruppo, unitamente al rispetto da parte dell’UNIRE degli adempimenti convenzionali assunti dall’ente ippico con la sottoscrizione di due distinti ed impegnativi protocolli di intesa, finora ingiustificatamente inapplicati e per tale motivo causa principale delle condizioni di estrema difficoltà nelle quali oggi si trovano tutti gli ippodromi metropolitani.
"Dal Presidente e dal Consiglio di Amministrazione del massimo ente ippico ci si attende un atteggiamento collaborativo rispetto all’enorme sforzo con cui stanno fronteggiando la grave crisi del settore quelle società di corse maggiormente qualificate dai fattori della produzione (pregio delle superfici impegnate, rilevanza dei capitali investiti ed elevato livello occupazionale). Ci si augura anche che il Segretario Generale dia un impulso più dinamico e concreto alla gestione dell’UNIRE, sottoponendo all’Avvocatura di Stato problematiche di reale complessità per evitare che il sistematico ed indiscriminato ricorso alla sua consultazione non finisca per apparire strumentale a quello stato di immobilismo che da troppo tempo ha letteralmente ingessato l’ippica italiana."