''Ippica, è tutto sbagliato ma qualcuno
vuol dire cosa davvero c'è da rifare?''
Gentile Direttore, ultimamente ne sento dire di tutti i colori! Ora tutto il mondo ippico è allibito di fronte all'eventuale abbassamento del montepremi, ma bisognerebbe ricordare a questi signori quando scrivevo che si era scelto di seguire quella minoranza che era voluta entrare in pista a correre... Mi piacerebbe sapere dove sono ora queste persone.
Ho sentito dire da parte dei Presidenti di Associazioni di Categorie di volere rassegnare le dimissioni, ma in realta' li vedo ancora ricoprire le loro cariche!
Nessuno si adopera per fare proposte concrete. Da parte mia ho portato ad un politico un piano firmato da tutte le Associazioni del quale a tempo debito renderò noto il risultato!!
Passando alle cose concrete vorrei sottolineare come, in quanto Presidente di un'Associazione che rappresenta purtroppo solo una parte del Trotto Italiano, continuo a dire che questo periodo va visto come un anno di transizione, che deve tendere a due scopi: la fine dell'assistenzialismo e l'inizio della professionalità.
Per ora invece di cominciare da zero, cerchiamo di salvarci in corsa senza che tutti continuino a dare la colpa a tutti altrimenti finiamo come il "cane che si morde la coda"!
Bisogna riconoscere che a partire dall'anno 2008 abbiamo sbagliato tutto, visto che, con i soldi a disposizione , invece di vivere di rendita, avremmo dovuto attuare quanto previsto nel DDL iniziando ad applicare le regole. Sarebbe stato giusto all'epoca, con il montepremi a disposizione... ma nessun male viene per nuocere! Lo sciopero che abbiamo fatto ha messo ancora una volta in evidenza gli altarini dei "soliti ignoti" che pero' sono ancora presenti a ricoprire le loro cariche...per cui non lamentiamoci se dietro alcune sigle si nascondano molti appartenenti alle solite caste.
Attualmente dopo 10 anni finalmente si è iniziata una collaborazione con AAMS ,nonostante qualcuno,(i soliti ignoti), continuino a dire che sia proprio questo l'origine dei problemi!
Nessuno si è reso conto che da quando nel settembre 2011 il Segretario Generale ha aperto un tavolo con AAMS qualcosa sta cambiando, naturalmente ci vorra' un po' di tempo... non certo anni ma sicuramente dai sei agli otto mesi.
Recentemente e' stato presentato un Piano Salva Ippica che consegnerebbe il settore in mano ad Ippodromi e Concessionari e che mira a salvare esclusivamente il loro interesse...ma chi investe in questo settore sono Allevatori,Proprietari,Fantini,Guidatori. Forse dovremmo prendere esempio dall'America dove senza pareri favorevoli di queste categorie non si prendono decisioni, così come in Francia anche se lì il Presidente dei Guidatori...e' uno solo!
Vorrei far notare che nel Piano Salva Ippica non esiste nemmeno la voce "montepremi".
Ultimamente ne ho sentite di tutti i colori, ma io come persona umile continuo a ribadire un concetto: l'unione fa la forza. Purtroppo però il gruppo dei "soliti ignoti" continua invece a dire quelle che a me sembrano “banalità storiche"!
Sarebbe importante che nel nostro ambiente si assistesse ad un cambio generazionale perché la nostra forza sono i giovani, ed a loro è soprattutto indirizzato il mio messaggio! Prendiamoci cio' che ci spetta perche' è ora di far capire al nostro mondo che adesso ci siamo noi!
Concludo dicendo che è molto facile dire le cose che sono sbagliate,la cosa piu' difficile è fare proposte , anche controcorrente, ma che alla fine potrebbero salvare tutto il settore.
Io non sono nessuno, ma dico cio' che penso e rimango dell'idea che ognuno deve avere il proprio ruolo nella sua categoria ed unirsi agli altri per il bene di questo sport, che dà lavoro,passione, piacere a tantissime persone
Ultimamente un Uomo che ha dato tutto per l'Ippica, con il quale ho diviso per dodici anni nel suo Ippodromo discussioni seppur amichevoli e successi, fantasticava su di una Consulta di tutte le Categorie, ma sempre i "soliti ignoti" gli mettevano il bastone fra le ruote...
L'Uomo era DONATO CARELLI.... un guerriero e questo lo scriverò tutta la vita
ROBERTO FATICONI