I cavalli dell'Aveto finalmente hanno una casa
I CAVALLI dell’Aveto, oggetto di tante emergenze, discussioni e minacce, hanno finalmente trovato una nuova casa. Purtroppo sono andati lontani dalle loro montagne, dove ormai erano diventati un peso insostenibile per gli abitanti di Arzeno (frazione del Comune di Ne in Liguria), ma nuovi pascoli, in compagnia di nuovi amici, li hanno accolti, presso le proprietà di alcune persone appassionate e disponibili ad adottarli. Quella che sembrava un’utopia si è rivelata una soluzione impegnativa ma assolutamente realizzabile. I cavalli che sono partiti da Arzeno hanno portato con sé un nome importante, l’Aveto.
I loro nomi sono infatti: Romina dell’Aveto, Zefiro dell’Aveto, Giada dell’Aveto, Ginevra dell’Aveto, Joey dell’Aveto, Raxia dell’Aveto , e infine i due stalloni Rodrigo dell’Aveto (il morello) e Sansone dell’Aveto (il ‘Biondo’).
Non è mancata l’amarezza nell’allontanare questi cavalli dal loro territorio e nell’alterare i loro equilibri, ma è stato necessario per permettere loro di continuare la loro vita da cavalli, altrove, ma lontani dalle doppiette.
Agli altri cavalli che pascolano tra la Val d’Aveto e la Val Graveglia penseremo appena la stagione ce lo permetterà e confidiamo di trovare soluzioni, oltre alle adozioni,che ci consentano di mantenerli sul nostro territorio, perché restino parte del patrimonio naturale delle nostre vallate.
Ritengo doveroso ringraziare la molte persone che in questi mesi hanno collaborato con noi per una soluzione pacifica e intelligente di questo annoso problema:
- il consigliere regionale dei Verdi Cristina Morelli ,presidente dell'Osservatorio permanente per lo studio e il controllo delle popolazioni animali,che ha raccolto la nostra richiesta di aiuto, adoperandosi per la stesura e la firma del protocollo d’intesa, coinvolgendo nell’impegno gli Assessori Montaldo (Sanità) e Cassini (agricoltura);
- Roberto Gallocchio impagabile collaboratore di Cristina Morelli;
- il Sottosegretario alla Salute On. Francesca Martini ;
- la Direzione Generale del Ministero della Salute con il suo staff;
- Luca Casati di ANPANA e le Associazioni che si sono prese a cuore la sorte dei cavalli;
- tutte le persone che ci hanno dato il loro appoggio morale, materiale e che hanno dedicato ore del loro tempo libero e del loro sonno per i Cavalli dell’Aveto.
Speriamo che questa esperienza serva come esempio, perché in futuro, l’ignoranza venga illuminata dal buon senso e che prima di imbracciare il fucile, si faccia ricorso all’uso civile della parola.
Dr.ssa Paola Marinari
Vice presidente dell'Ass. Onlus "Un cavallo per amico"
Commissario Regionale Fitetrec-Ante Liguria